Così da sempre Tu
infinito
che mi avvolgi
e io sempre
a una infinita
distanza.
Tu che incombi
fino a schiacciarmi
e io che non posso
raggiungerti
mai.
Ultimo atto della sua onnipotenza
Sì, bisogna distruggerti, Dio,
per crederti quale tu sei.
E quando il nulla
avremo raggiunto
finalmente sapremo
una "cosa" sola
o Deità.
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La politica ha a che fare
con la conoscenza di sé, è lindagine su ciò che noi siamo, sul nostro modo di
vivere. Loggetto della politica è la felicità. La felicità è il principio e il
fine del nostro agire. Il concetto è questo, in quanto uomini cerchiamo non solo di
sopravvivere, ma anche di essere felici e questo è difficile.
Perché? Non chiediamo mai al prossimo: -Sei felice?.
Ci limitiamo a chiedergli: -Come stai?.
Il filosofo vuole essere felice. Lo studio, il sapere gli consente di essere felice, solo
attraverso la filosofia questo si verifica, e se non arriviamo a questo, la vita non è
realizzata.
Prendersi cura dellanima è proprio la scienza della politica, dobbiamo mettere a
posto noi stessi, realizzare il cammino che porta allanima. Aver cura di se stessi
è virtù. Il non aver bisogno di nulla è pura arroganza.
Socrate dice:- Luomo felice è luomo giusto, alluomo giusto non può
succedere nulla di male, il vero male per luomo è commettere ingiustizia.
Cosa vuol dire giustizia? Dar ordine nellanima. Le passioni distruggono luomo
che ne è prigioniero; dobbiamo riuscire a non essere vittime delle passioni.
Luomo felice che perviene alla saggezza è il vero uomo politico che sa governare se
stesso. La politica è la scienza del bene, solo ribellandosi a modelli stereotipati si
può addivenire alla felicità, se ci ribelliamo "allovvio" siamo filosofi
e in quanto tali possiamo essere felici.
Platone dice:- Conosci te stesso e sii felice.
di
Gino Fiorin
In un periodo come questo,
notevoli sono le contraddizioni che stiamo vivendo specialmente dal punto di vista sia
della ragione che della fede.
Trovo strano che solo poche persone che dicono di cercare la verità riescano a dialogare
fra loro su argomenti di fondo quali il senso dellesistenza, linizio e fine
della storia, il problema della morte, le questioni politiche e sociali; argomenti che
riguardano i filosofi, i teologi e i politici.
Sono questi argomenti di stretta pertinenza dello"spirito" che sfuggono a
qualsiasi legge scientifica.
Lo "spirito" per me è ciò che anima luomo, che lo fa vivere, che gli
permette di seguire e di rincorrere le idee che gli fanno cogliere lessenza della
realtà umana. La filosofia dovrebbe essere una continua ricerca che non interessa solo i
filosofi ma anche i teologi e in modo particolare ai teologi monoteisti. Sono anche del
parere che non si possa ridurre lo spirito e le idee che produce in noi, in qualche cosa
di oggettivo, sia che si faccia un discorso filosofico che teologico; anche se tale
operazione può in qualche modo toglierci i sensi di angoscia che provengono dalla
mancanza di certezze.
Credo che ciò che lo spirito ci fa "vedere" non sia altro che la visione che mi
appartiene ma che è adesso e che tra poco sarà superata, è una verità ma non è la
"verità", non posso pensare mai ad una idea finita, definita, perché non
sarebbe più unidea ma diventerebbe ideologia.
Le idee non possono dare sicurezza, le ideologie (idee oggettivate) danno sicurezze ma non
possono durare perché possono facilmente essere confutate, lasciano il tempo che trovano.
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