Il viaggio nello straordinario mondo di internet
continua e … appassionatamente, per la terza volta. E come sempre quando
si inizia un viaggio ci si prefigge una meta, questa volta, vista l’entrata
in vigore dell’euro, abbiamo pensato fosse simpatico conoscere qualcosa
di più sui gusti e le abitudini europee soffermandoci per un po’ in
ogni Paese dell’Unione. La grande rete anche stavolta ci viene in aiuto
e stuzzicando piacevolmente la nostra curiosità ci propone vari e validi
siti nei quali c’imbriglia ed invoglia a navigare nel grande mare della
cucina tradizionale europea o più precisamente sui piatti nazionali, quei
piatti cioè che per antonomasia identificano una nazione come ad esempio
la pizza per l’Italia. Sperando di farvi cosa gradita,
sceglieremo così per voi un sito e una ricetta per ogni Paese nel quale
"attraccheremo".
Stati membri partecipanti |
I dodici Stati membri dell’Unione europea che hanno
adottato la moneta unica sono: Italia, Belgio, Germania, Grecia, Spagna,
Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e
Finlandia.
Ed ora senza più alcun indugio e con l’acquolina in bocca: "Tutti
ai posti di comando, via… si parte!"
Ovviamente per comodità iniziamo la nostra crociera visitando la nostra
bella Italia, per l’occasione abbiamo scelto una ricetta della
tradizione veneta:
L’ Italia e la sua cucina |
L’Italia delle cento città e dei mille campanili è
anche l’Italia delle cento cucine e delle mille ricette. La grande
varietà di tradizioni gastronomiche, specchio di un’esperienza storica
segnata dal particolarismo e dalla divisione politica, è l’elemento che
maggiormente si impone agli occhi e al palato del visitatore, rendendo
incredibilmente ricca la gastronomia del nostro paese.
Testimone valido di questa ricchezza è il Veneto il cui repertorio
gastronomico è vastissimo e in esso brilla tutta una serie di specialità
che, provenendo ora dalla montagna e ora dalle terre confinanti col mare,
vantano origini autoctone o, pure recando profumi e sapori di paesi
lontani riescono a rivestirsi di un carattere comune che le rende ben
distinguibili come appartenenti a questa antica cucina. Risotti, minestre
di verdura o di fagioli, fumanti polente, gnocchi e gustosi "bigoli"
onorano il settore dei primi piatti mentre, tra i secondi il pesce si
impone con "sardelle", capesante, grancevole, anguille, seppie,
zuppe e con "baccalà alla vicentina".
Baccalà alla vicentina
Ingredienti per 4 persone: kg. 0,500 di stoccafisso (ragno) gr.
250 di cipolle bianche o bionde, 12 cucchiai d’olio d’oliva, latte, 2
acciughe dissalate e deliscate, uno spicchio d’aglio e una manciata di
prezzemolo tritati, farina bianca, parmigiano reggiano grattugiato, sale e
pepe.
Preparazione: Battete a lungo lo stoccafisso per romperne le fibre,
mettetelo a bagno in acqua fredda per almeno due giorni cambiando l’acqua
un paio di volte.
Scolatelo, squamatelo, apritelo dalla parte del ventre, togliendo lische e
pinne. Soffriggete in un tegame con 5 cucchiai d’olio le cipolle
affettate, appena appassite, unite il trito di acciughe, prezzemolo e
aglio e insaporite, sempre a fuoco bassissimo. Distribuite una parte di
questo composto sullo stoccafisso aperto, cospargete con formaggio
grattugiato, salate e pepate. Richiudete il pesce, tagliatelo a pezzi di
circa 4 dita e infarinateli. Ungete una casseruola, meglio se di coccio,
disponete i pezzi di baccalà accostati, mettete il rimanente composto e
versate l’olio e il latte necessario per coprire il tutto; salate e
pepate. Cuocete a calore dolcissimo finché il latte sarà tutto
concentrato, di tanto in tanto scuotete la casseruola senza rimescolare.
Servite con polenta appena fatta o con fette di polenta abbrustolite.
http://www.italian-food-net.ittc.it/ricettar/regioni/veneto.htm
Il Belgio e la sua cucina |
La grande passione dei Belgi per la buona tavola è cosa
risaputa. Anzi si potrebbe dire che il centro della grande cucina europea
si trova a Bruxelles, città allegra e godereccia. Uno dei motivi dell’eccellenza
della sua cucina sta nelle materie prime. Famose le tenere carni dei suoi
bovini e quelle saporitissime dei suoi insaccati. Famosissimo il boudin,
salsiccia composta da carne di maiale, uova sbattute, pane bagnato nel
latte e abbondanti spezie. Viene cotta per 10 minuti nell’acqua bollente
poi affettata e servita a fine pasto accompagnata da cavolini di Bruxelles
e composta di mele aromatizzata con la noce moscata.
Altro vanto del Belgio sono anche le sue verdure e legumi notissimi in
tutto il mondo: i cavolini di Bruxelles, il cui modo migliore per
cucinarli consiste nel saltarli nel burro, dopo averli bolliti per qualche
minuto, e l’indivia belga che viene preparata sia cotta che cruda
in migliaia di modi.
Indivia al gratin - Ingredienti per 6 persone.
6 indivie, 500 ml salsa Béchamel, 100 gr. di emmenthal grattugiato, 50 gr.
di burro.
Cuocete l’indivia in abbondante acqua salata. Dopo averla scolata,
adagiatela in una pirofila imburrata. Preparate la salsa Béchamel e
aggiungetevi 50 gr. di emmenthal.
Mescolate per qualche minuto per permettere al formaggio di fondersi bene
e versate questa salsa sull’indivia in modo da ricoprirla bene. Cospargetevi
il formaggio avanzato e fate dorare in forno a 180 gradi per circa 15
minuti. http://www.mangiarebene.com/accademia/internazionale/belgio.html
La Germania e la sua cucina |
La cucina tedesca, a dispetto dell’opinione diffusa,
è una cucina molto ricca e varia. Sarebbe errato voler ridurre il tutto a
"Würstchen, Kartoffel, und Bier" (salsicce, patate e birra),
anche se, devo riconoscerlo, il viaggiatore sará colpito dall’abbondanza
e dalla varietà dei salumi, delle patate e della birra. La prima volta
che acquistai patate, fui sorpresa nel vedermi sfilare davanti agli occhi
patate farinose, patate che tengono la cottura, patate da fare al forno,
per fare l’insalata, patate novelle, patate rosse etc.
Ogni regione è orgogliosa della propria birra.
In Baviera viene chiamata "das flussige Brot", il pane liquido.
Si pensi che la sola regione della Franconia conta più di 400 tipi di
birra.
La cucina del Sud più ricca di carne e di cacciagione, quella del Nord di
pesce.
Le verdure, dai cavoli ai cavolfiori, alle verze al cavolo cappuccio alle
rape bianche e rosse, arricchiscono le tavole dei periodi freddi.
Settembre è il mese dei funghi: i "finferli", molto amati; solo
adesso si stanno imponendo i porcini. Maggio è il mese degli asparagi,
rigo-rosamente bianchi. Giugno e luglio sono i mesi dei frutti di bosco. I
banconi dei verdurai sono inondati da fragoline selvatiche, fragole,
ciliegie, amarene, mirtilli, more, lamponi, ribes rossi e bianchi, uva
spina: una sinfonia di colori.
Bratwurst tedesco con spaetzle e pasta al torchio
Bratwurst
tedesco alla piastra, servito con spaetzle, tipica pasta tedesca, insieme
a una terrina di salsa piccante.
Ingredienti per 20 persone: 5 cl. di olio d’oliva extravergine di
frantoio 500 gr. di trito di cipolla bianca, 2 spicchi d’aglio
(schiacciati con una forchetta), 1 kg di pomodoro in scatola, 50 gr. di
concentrato di pomodoro, 50 gr. di senape tedesca, 25 gr. di paprica, 500
gr. di spaezle "pasta al torchio", 20 Bratwurst originali
Tedesca Meica. Questo Wurstel alla griglia è quanto di meglio si possa
immaginare per uno spuntino veloce.
Preparazione: Versare l’olio in padella e unirvi la cipolla.
Friggere finché questa non perde consistenza dopodiché aggiungere il
concentrato e la paprica. Proseguire la cottura per 3 minuti, aggiungere
la senape e i pomodori in scatola sminuzzati; cuocere a fuoco lento per 30
minuti. Negli ultimi 5 muniti di cottura unire l’ aglio e salare. Nel
frattempo far bollire gli speazle in acqua salata per il tempo indicato
sulla confezione. Cuocere i Bratwurst sulla piastra, girandoli più volte.
Scolare gli spaezle e servirli come contorno al Bratwurst insieme a una
terrina di salsa.
http://www.svevi.com/index.htm
La Grecia e la sua cucina |
La Grecia con le sue innumerevoli isole baciate dal
sole offre un tipo di cucina prettamente mediterranea. Il gusto dei greci
per la vita e l’amore per le cose semplici si riflette anche a tavola:
olio d’oliva, melanzane, pomodori, zucchine, peperoni, carne d’agnello
e pesce sono infatti gli ingredienti che più vengono usati. Cucina
antichissima, era già di alto livello quando in Italia più che cuocere
qualcosa alla brace non si faceva. In Grecia, 2500 anni fa, per diventare
cuoco bisognava frequentare due anni di scuola. Temachides di Rodi scrisse
ben undici volumi su "diverse sorte di banchetti" e solo i Greci
arrivarono a consacrare la gastronomia, dedicandole una dea: Adefagía.
Tornando ai nostri giorni, in una casa greca si cucina di solito un piatto
unico di carne o pesce accompagnato da verdure a mezzogiorno ed invece un
pasto più leggero a base di insalate, yoghurt e frutta per la cena. I mèzè
(antipasti) che ritroviamo anche nella cucina araba e turca, sono una
tradizione dei giorni di festa e dei ristoranti. Sono molto variati;
tarama, di melanzane, peperone alla griglia, tzatziki, del quale vi
proponiamo la ricetta, ecc. I mèzè ricoperti da pasta sfoglia
sono molto popolari, soprattutto nel Nord della Grecia, e la sfoglia, la
famosa filo, ha la particolarità di essere finissima.
Tzatziki
Ingredienti: 500 gr. di yogurt, 4-5 spicchi d’aglio, 1 cetriolo, 4
cucchiai di olio, 2 cucchiai di aceto, sale e pepe.
Preparazione: Mettete lo yogurt in una terrina, poi grattugiate il
cetriolo sul lato grosso della grattugia e scolatelo. Aggiungetevi lo
yogurt mescolando come pure l’aglio tritato (meglio se spremuto). Poi
versate l’olio e aceto sbattendo con la frusta. Aggiustate di sale e
pepe.
http://cookaround.com/cucina/internazionali/grecia/index.php
La Spagna e la sua cucina |
La cucina spagnola è un insieme di diverse culture e
sapori. Ciò è dovuto alla sua grande estensione che abbraccia diverse
zone climatologiche ed ai differenti influssi apportati dalle varie
civiltà che si sono susseguite attraverso i secoli. Infatti i Fenici, i
Cartaginesi, i Romani e gli Arabi hanno lasciato la loro impronta nel modo
di coltivare la terra, piantando frutteti, diffondendo la coltivazione del
riso, degli ortaggi, delle erbe aromatiche e delle spezie. Senza dubbio il
legato principale che i romani e gli arabi hanno lasciato è la
coltivazione dell’ulivo e la conseguente produzione dell’olio di
oliva. Per rendere omaggio alla Spagna abbiamo scelto una ricetta della
bella Madrid, che oltre ad essere la capitale politica della Spagna ne è
anche la capitale gastronomica. Nella maggior parte dei suoi ristoranti si
possono gustare le specialità di varie regioni spagnole. La cucina
madrilena, a detta degli esperti, ha le medesime origini di quella della
Nuova Castiglia. E’ una cucina con sapori decisi, con qualche influenza
straniera.
Olive alla madrilena
Ingredienti: 1 kg di grosse olive nere, 250 gr. di cipollotti, olio,
aceto, sale, paprika, origano in polvere, aglio tritato.
Preparazione: Lavate le olive in acqua fredda e asciugatele con molta
cura. Mettetele in una insalatiera di ceramica. Aggiungete i cipollotti
puliti, lavati e tagliati a pezzi. Condite con olio, paprika, aceto e sale
a piacere. Mescolate bene. Spolverizzate con origano in polvere e aglio
tritato. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e lasciate riposare in un
luogo fresco per 1 ora prima di servire.
http://www.cookaround.com/cucina/spagna/madrid.php
La Francia e la sua cucina |
Se vogliamo parlare di Francia, non credo si possa
parlare di "una cucina francese" ma di "varie cucine, tante
quante sono le regioni". Iniziamo con il sud est, "le midi",
dove le ricchezze del Mediterraneo e i profumi della natura, la lavanda,
il timo, il rosmarino permettono di gustare piatti come "la
Bouillabaisse" zuppa di pesce preparata con pesci del Mediterraneo o
"les Farcis à la Provençale" (zucchine, cipolle, pomodori
ripieni).
A Parigi, se non avete avuto il tempo di fare il giro di tutta la Francia,
potete sempre fare un giro gastronomico nelle "Brasseries", dove
troverete tutte le specialità di ogni regione. Quel che rende davvero
particolari le "Brasseries" è che sono aperte e frequentate
quasi 24 ore su 24; non è infrequente imbattersi alle 6 di mattina in
nottambuli che finiscono la notte con ostriche e vino bianco. L’influenza
della popolazione araba ha fatto sì che certi piatti, come il "taboulé",
un couscous freddo alle verdure, siano diventati quasi francesi o
quantomeno molto serviti a Parigi.
I Francesi, grandi amatori, forse hanno saputo unire l’utile al
dilettevole con la loro famosa soupe à l’oignon, una gustosissima
minestra gratinata che non manca mai nei menù dei più raffinati
ristoranti.
Zuppa di cipolle
Ingredienti: 200 gr. di cipolle, 50 gr. di burro, 75 gr. di formaggio
svizzero, 50 gr. di farina, pane raffermo, sale e pepe.
Preparazione: Far dorare lentamente nel burro le cipolle affettate
finemente, cospargerle di farina, rosolare ancora leggermente e bagnare
con 2 litri d’acqua. Aggiungere sale e pepe; cuocere per 10 minuti.
Disporre in una zuppiera delle fettine di pane ed il formaggio tagliato
sottilmente. Versarvi sopra la zuppa bollente e lasciarla riposare 5-6
minuti, coperta, prima di servirla. Se non si gradiscono i pezzetti di
cipolla, si può passare la zuppa al setaccio, prima di versarla sul pane.
http://www.mangiarebene.com/accademia/internazionale/francia.html
L'Irlanda e la sua cucina |
La giornata incomincia con il famoso breakfast: succo
di frutta, porridge (fiocchi d’avena cotti), cereali, uova fritte con
pancetta e salsicce, toast e pane fatto in casa, burro, marmellata, té,
caffé. Gli irlandesi a mezzogiorno non riescono a mangiare più di un
tramezzino. Poco dopo inizia l’ "High Tea", cioè un
compromesso tra il tè semplice e la cena, un piccolo pasto completo di
"scones" e pasticcini. Il pasto più importante è il "dinner",
con piatti curati e nutrienti. Tra le specialità bisogna assaggiare: il
burro salato, le ostriche di Galway, gli scampi della baia di Dublino, le
aragoste, il prosciutto cotto al forno di Limerick, la carne d’agnello,
i tanti tipi di selvaggina, il famoso salmone affumicato. Il tutto viene
accompagnato da "Soda Bread", il pane fatto in casa con una
miscela di cereali e impastato con il latte. Per finire un’ampia scelta
di formaggi "home made".
Il Lussemburgo e la sua cucina |
La gastronomia lussemburghese offre una vasta scelta di
carni e insaccati: sanguinacci e salsicce, maiale affumicato (Porc fumé
avec feves), con fave dell’orto, il "Gras-double à la
Luxembourgeoise", trippa alla lussemburghese, cinghialetto, fagiani,
lepri in salmì, il famoso prosciutto delle Ardenne. Fra i piatti a base
di pesce annoveriamo le trote, i gamberi, il fritto di pesce di fiume.
Tipico è il "kachkeis" il formaggio cotto. Da non perdere l’acquavite
di susine, mirabelle, lampone, fragole e prugne, e i vari tipi di budino;
tra i liquori il ribes nero.
Ottimi la birra e il vino soprattutto quello bianco.
www.turismo-attualità.it/b/notizie_utili.asp?id
nazione=22&id continente=3
I Paesi Bassi e la loro cucina Amsterdam -
Cosa mangiare |
Diciamo la verità, la cucina olandese non ha una
grande reputazione, di veramente particolare e caratteristico c’è ben
poco. Oltre alle insostituibili e immancabili patate con legumi lessati,
le specialità locali sono lo hutspot (il lesso), i pannekoeken (crepes),
l’erwtensoep (zuppa di piselli schiacciati) e crauti al lardo. L’aringa,
molto popolare, si mangia cruda, marinata, alla griglia o affumicata. Le
migliori sono le maatjesharing, le piccole aringhe che si comprano
direttamente al chiosco del pescivendolo e sono servite con le cipolle. In
mancanza di una vera e propria cucina locale, ad Amsterdam sono
rappresentate quasi tutte le cucine straniere, da quella indonesiana, a
quella di Giava o ancora quella del Suriname. C’è chi dice che qui si
mangia indonesiano ancora meglio che in Indonesia: ci sono, fra gli altri,
alcuni tra i migliori ristoranti indonesiani d’Europa. Sicuramente da
provare. Cosa si beve ad Amsterdam? Soprattutto birra e gin.
www.turismo-attualità.it/b/notizie_utili.asp?id
nazione=22&id continente=3
Il Portogallo e la sua cucina |
Il Portogallo affacciato sull’ Atlantico, è la vera
terra di confine dell’Europa.
La sua cucina si basa sugli ingredienti che, sia la terra che il mare,
mettono a sua disposizione: una cucina molto semplice arricchita però da
un certo tocco esotico. Molte ricette propongono un abbinamento di carne e
pesce per nulla inusuale nella cucina portoghese dove la vongola,
soprattutto in Alentejo, viene spesso abbinata a pollo e maiale. È facile
e scontato definire il Portogallo il paese del baccalà e parlando con chi
conosce poco questo paese verrà fuori che i portoghesi hanno le famose
366 ricette - una al giorno e una in più per l’anno bisestile - per
cucinarlo. Se il Portogallo non è culinariamente solo il paese del
baccalà è comunque vero che esiste una ancestrale cultura nei confronti
di questo pesce.
Comunque i portoghesi rimangono legati alla loro terra: amano molto le
zuppe, servite anche come piatti unici. Da non perdere la caldeirada a
pescador a base di pesci, pomodori e peperoni, la canja, a base
di pollo, riso, limone e menta e il Caldo verde di cui vi proponiamo la
ricetta.
Caldo Verde - Brodo Verde
Ingredienti per 4 persone: 6 grosse foglie di cavolo verde (quello
portoghese è molto profumato e non ha il caratteristico
"cuore"), 500 gr. di patate, 4 cucchiai di olio extravergine di
oliva, 200 gr. di pancetta affumicata (o altro salume), sale. Sbucciate le
patate, mettetele in una casseruola con due cucchiaiate d’olio e la
pancetta affumicata tagliata a tocchi. Coprite d’acqua fredda, portate
ad ebollizione e fate poi cuocere a fuoco lento per 25 minuti. A cottura
passate le patate al passaverdura e rimettetele nella casseruola; salate
appena. Lavate le foglie di cavolo e tagliatele a listerelle finissime
aggiungetele alla minestra e continuate la cottura per altri 20 minuti. Il
cavolo deve cuocere ma rimanere un pò al dente.
Controllate il sale; suddividete la pancetta ed il brodo nelle ciotole dei
commensali e irrorate con un filo d’olio extra vergine.
http://www.mangiarebene.com/accademia/primi/minestre/caldo.html
L'Austria e la sua cucina |
La cucina austriaca è notoriamente una delle più
famose e importanti. In essa si trovano riunite tutte le influenze della
monarchia austro-ungarica. Così, accanto a piatti tipicamente austriaci,
troviamo quelli di origine boema, ungherese e italiana. Nelle regioni
occidentali si può riconoscere chiaramente un’influenza bavarese e
alemanna. Ma i cuochi e le casalinghe sono riusciti ad aggiungere a tutte
queste specialità di diversa provenienza una nota tipicamente austriaca.
Chiunque abbia visitato una volta l’Austria e scopra in una carta di
menù, in un qualsiasi altro posto del mondo, uno strudel di mele o dei
peperoni ripieni, li metterà in relazione con l’Austria, i Leberknödel
di cui vi proponiamo la ricetta ne sono un esempio.
Leberknödel
Preparazione: Tagliare 2 o 3 panini raffermi e farli ammorbidire in
acqua, passarli al tritacarne con 100-200 gr. di fegato di manzo.
Imbiondire una cipolla e del prezzemolo tritati finemente in 30 gr. di
burro, aggiungerci un uovo intero, del sale, pepe, maggiorana, 1 cucchiaio
di farina e 4 cucchiai di pane grattugiato e mescolare al fegato,
amalgamando bene il tutto.
Lasciare riposare per un ¼ d’ora, formare dei piccoli gnocchi e farli
cuocere per un ¼ d’ora in brodo bollente.
http://www.cookaround.com/cucina/austria/aut-5.php3
La Finlandia e la sua cucina |
La posizione geografica della Finlandia, tra occidente
e oriente, ha naturalmente influenzato le sue abitudini culinarie.
La Russia in particolare vi ha lasciato le sue tracce, ancora oggi abbiamo
in Finlandia un certo numero di eccellenti ristoranti russi.
Per il resto i menu tendono ad essere piuttosto internazionali: per fare
la conoscenza della genuina cucina finlandese conviene affidarsi ai
consigli del cameriere.
In linea generale i piatti di carne, a meno che non si tratti di
selvaggina o di renna, ricordano la tradizione francese.
Le zuppe, il pesce e i dessert rappresentano invece la tipica cucina
finlandese.
Ingredienti (per 4 persone): 1 kg circa di filetto di salmone pulito 2
cucchiai di sale grosso 1-2 cucchiaini di zucchero 1/2 dl, di aneto o
prezzemolo tritato pepe (bianco).
Preparazione: Tagliare il salmone in due nel senso della lunghezza.
Togliere tutte le eventuali spine. Lasciare al suo posto la pelle.
Cospargere le due metà con gli ingredienti e unirle dai lati della polpa,
con la pelle all’esterno.
Avvolgere in un foglio di alluminio o in una pellicola di plastica e porre
in frigorifero, con un leggero peso sopra, per 24 ore.
Prima di servire ripulire il pesce da tutte le spezie e tagliarlo a
fettine sottili trasversali. Volendo si può aggiungere della maionese o
dell’olio di oliva o del limone.
La ricetta originale finlandese lo lascia comunque "nudo".
Vini consigliati: Pinot Grigio, Verdicchio.
http://www.vivafinlandia.com/ricette.htm#a1