Salute | ||||||||||
a cura di Graziella Mazzoni |
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Dopo lo sguardo, alquanto affascinante e credo anche interessante nel mondo delle erbe officinali, ci soffermeremo ora su un importante derivato di questi vegetali: gli oli essenziali.
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Le
uniche tecniche di estrazione che danno prodotti adatti e consentiti dalla
legge per un uso terapeutico, sono la distillazione in corrente di vapore
d’acqua e la spremitura.
E’
a tutt’oggi il metodo principale per ottenere un prodotto di qualità.
La materia vegetale da distillare cede al vapore le sue sostanze volatili
che, dopo la refrigerazione, si separano di nuovo e possono essere
raccolte in preziose goccioline: gli oli essenziali.
E’ il
metodo che si adotta per ottenere gli oli essenziali contenuti nella
scorza degli agrumi. Un tempo eseguita normalmente, questa operazione oggi
è affidata ad apposite macchine che estraggono contemporaneamente il
succo dei frutti e l’essenza dalle scorze.
Il
calore, la luce, l’aria e l’umidità possono compromettere la qualità
delle essenze. E’ dunque necessario conservarle in recipienti in vetro
scuro ermeticamente chiusi e in un ambiente fresco e asciutto.
Sono
molteplici le opportunità di impiego che gli o. e. offrono, al di là
degli usi industriali, a chi vuole servirsene "attivamente".
Ciò significa farsi carico in prima persona della cura di sé, non solo
nel significato restrittivo di porre riparo a eventuali disturbi e
malanni, ma anche adoperandosi per prevenirli.
Semplici
e alla portata di tutti, la pratica di versare uno o più o. e. nell’acqua
soddisfa le svariate esigenze di ordine igienico, cosmetico e terapeutico.
Piacere,
igiene, bellezza e salute: questi benefici, tutti connessi nell’esperienza
comune alla pratica di immergersi regolarmente in acqua tiepida (20-35) o
calda (35-38), vengono ulteriormente potenziati ed esaltati, se all’acqua
si aggiungono, al momento dell’immersione, da 5 a 12 gocce di una o più
essenze che agiscono sia attraverso la pelle sia attraverso la
respirazione del vapore.
Si immergono le mani fino ai polsi e i piedi fino alle
caviglie per una decina di minuti in acqua mantenuta calda, in cui si
siano appena versati 8-10 gocce d’essenza. Paradossalmente, questi bagni
parziali sono terapeuticamente più efficaci di quelli totali, forse
perché mani e piedi hanno particolari attitudini "riflessologiche"
nei confronti dei vari organi del corpo. I pediluvi sono particolarmente
indicati in casi di cefalee, nevralgie, sindromi mestruali, e stitichezza.
In genere contrastano gli effetti del sov-raffaticamento e, visti i ritmi
stressanti della vita di oggi, si rivelano una pratica igienica
raccomandabile a tutti. Diamo adesso una breve lista di piante da cui si estraggono gli o. e.,
tenendo ben presente di non eccedere con il dosaggio e la percentuale di
oli per coloro che volessero provare ad usarli. |
Calendula
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Malva Le innumerevoli virtù della malva non possono essere ignorate dato che già Orazio raccontava che i Romani ne usavano in abbondanza nell’alimentazione quotidiana e ne conoscevano le virtù terapeutiche. |
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L’olio di calendula non dovrebbe mai mancare nell’armadietto domestico del pronto soccorso per le sue straordinarie proprietà di venire in aiuto alla pelle nei molti casi di necessità: arrossamento, irritazioni cutanee dei bambini, scottature, (comprese quelle solari o da freddo) ferite, contusioni, eczemi e geloni. Per le donne poi si dimostra molto utile per contrastare o ritardare l’arrivo delle rughe.
Impacchi, compresse, frizioni, oli e creme per il viso e il corpo. |
Comune in luoghi erbosi di tutta la penisola italiana è presente anche nella desolazione dei terreni ghiaiosi, tra le macerie che ingentilisce con la sua fioritura ininterrotta di un bel color rosa-lilla da marzo a ottobre. Eppure questa pianta così umile è tra le più utili nella cosmesi e nella fitoterapia, grazie alla presenza sia nei fiori che nelle foglie di un contenuto di mucillagine, una sostanza benefica attiva di tannino, glucosio e vitamine A, B e C. Nei fiori è presente un olio essenziale e un glucoside, la malvina. In genere l’azione della malva è antinfiammatoria ed emolliente. Viene pertanto utilizzata per prevenire e per curare l’irritazione interna ed esterna dell’organismo. |
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Eucalipto Si
distillano generalmente le foglie degli esemplari adulti. L’essenza
grezza deve essere purificata dalla presenza di aldeidi, che la rendono
maleodorante e provocano la tosse. |