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Sono
nata a Venezia 58 anni fa e amo molto la mia città; riconosco di
apprezzarla ancor di più da quando, l’anno scorso, ho cominciato a
frequentare il corso di toponomastica, proposto dalla S.M.S. «Caio Giulio
Cesare» di Mestre, nell’ambito dei corsi E.d.A. (Educazione degli
Adulti).
Mi ritrovo molto spesso in giro per Venezia con gli amici con i miei appunti
ripresi da diapositive, informazioni, lucidi e quant’altro che il nostro
professore Buroni «veneziano D.O.C.» ci propina durante le sue lezioni in
classe e durante le nostre uscite.
Ad esempio durante la visita a Rialto, dove sono vissuta per 25 anni, ho
visto per la prima volta la chiesa di San Giacometo, che è la più vecchia
di Venezia. La leggenda dice che San Giacometo fosse fratello di Cristo e
che la chiesa sia stata costruita nell’anno in cui Venezia ha avuto i suoi
natali il 25 marzo 421. Sempre nell’isola di Rialto il nostro «prof»
ci ha fatto notare la variazione dei numeri civici da romani a quelli
attuali. In vari angoli troviamo delle scritte: «NARANZERIA» perché lì
una volta si vendevano le arance; «ERBERIA» per la vendita delle varie
verdure.
Al numero 124/VIII sotto il portico dove si trovano i vecchi magazzini c’era
una volta il BANCOGIRO, una specie di banca itinerante che girava i soldi.
C’è una lunetta in una colonna di «Palazzo Camerlenghi», sempre a
Rialto, dove è raffigurata una donna con due piccoli leoni, alla quale è
attribuito un proverbio che dice «il ponte di Rialto si farà quando all’uomo
crescerà …» il resto ve lo andate a leggere voi stessi!
Il ponte di Rialto, ci ha detto il nostro «prof», è appoggiato da
una parte e dall’altra su 3000 pali di legno provenienti dai boschi delle
nostre Dolomiti attraverso il fiume Piave. Una vera foresta!!!
Il corso è sempre più numeroso e la maggior parte degli «alunni» sono
veneziani trapiantati a Mestre tutti interessati di conoscere di più la
loro bella città.
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