I Nuovi Corsi

di Gabriella Tacchia

Alla Giulio Cesare non ci smentiamo mai: ogni anno si organizzano nuovi corsi, sempre di grande interesse per tutti coloro che vogliono ampliare le loro conoscenze.

 

 

 

Quest’anno, nell’aiuola fiorita dei corsi del Nicola Saba sono sbocciati nuovi fiori.
C’è un corso che ci erudisce sui misteri della burocrazia, che ci guida tra bollette, fatture e tutto quello che riguarda l’andamento economico e sociale del menage familiare. E’ tenuto dal professor Piero Trivellato.
La nostra prof. Roberta Fabris (traininghista) s’impegna ad insegnarci Tai Chi Chuan (e chi non lo conosce?) che è un’antica disciplina cinese e ci vede impegnati tra mosse lente, rilassanti e benefiche per il corpo, lo spirito e la mente.
Per ultimo, ma non ultimo, c’è il corso del quale voglio parlarvi: Laboratorio di canzoni popolari, in testa al quale vediamo Toni Socal…Toni Socal (???) Ma non è il prof. di psicologia? Sì, lo è sempre ma, giustamente dice lui, arrivati ad una certa età bisogna saziare anche lo spirito e fare quello che più ci piace. Così armi in resta, pardon, chitarra, pianoforte, testi popolari, spartiti quasi inediti ecc. ecc, è partito in quarta per insegnarci questa nuova disciplina.
Ci ha spiegato che in gioventù ha frequentato cantanti divenuti celebri come De Gregori, la Marini (non Valeria ma Giovanna che ha inciso, ultimamente, un CD con lo stesso De Gregori), la Luisa Ronchini, cantante, nostra conterranea (giudecchina) che cantava accompagnata dal violino suonato dal marito.
Con qualcuno ha anche inciso un quaran-tacinque giri. Si è pure esibito in pubblico con la sua chitarra da bravo sessantottino. Poi, come si sa, il tempo della gioventù spensierata è trascorso e lui con la sua laurea in Pedagogia in tasca, ha messo su famiglia e via.
Altri anni sono passati, è arrivata l’età della pensione e così è giunta l’ora di rispolverare le vecchie aspirazioni perché l’entusiasmo e la passione per la musica non si erano mai sopite. Le iscritte a questo nuovo corso, tra le quali colei che vi scrive, non hanno meno entusiasmo dell’insegnante e sperano soprattutto di divertirsi ad imparare canzoni che le nostre tradizioni popolari hanno ispirato.