Stranieri A Scuola | |||
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Voci dal mondo | |||
di Gabriella Tacchia e Graziella Mazzoni | |||
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Ci incontriamo un giovedì pomeriggio dopo la prima ora di lezione, ci presentiamo e iniziamo a conoscerla meglio. Si chiama Akter Rozina, è del Bangladesh e sta frequentando i corsi E.D.A. per l’istruzione degli adulti. Insieme a noi ed al prof. Peretti, che sta facendo le riprese, c’è anche un bel bambino: suo figlio Fahad di cinque anni che lei si porta sempre a scuola non sapendo a chi lasciarlo. |
Superficie: 147.608 Km² Abitanti: 131.270.000 (stime 2001) Densità: 889 ab/Km² Forma di governo: Democrazia parlamentare Monti principali: Keokradong 1230 m Clima: Monsonico tropicale Lingua: Bengali (ufficiale), Chakma, Magh, Inglese |
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Sylvestre Brice Ossomba |
E’ un simpatico ragazzo il giovane che abbiamo intervistato dopo Akter. Si chiama Sylvestre ha sedici anni, viene dal Camerun, stato dell’Africa centrale, la cui capitale è Yaoundè dove lui abitava con la sua famiglia. Ci ha raccontato che suo padre è in Italia da undici anni, che avrebbe voluto continuare gli studi e laurearsi in medicina, ma ha dovuto iniziare a lavorare per mantenersi. In primavera, dopo molte difficoltà e altrettanti soldi spesi per documenti e altre cose, grazie anche ad una zia suora, suo padre è riuscito a farlo venire in Italia insieme alla madre e alla sorellina di cinque anni. Adesso vivono a Mira, la mamma frequenta una scuola a Dolo per imparare l’italiano, la sorellina va all’asilo e Sylvestre si sta preparando per superare l’esame di terza media per poi continuare a studiare, vorrebbe diventare medico. Il suo sogno dopo la laurea è di trasferirsi in Canada poiché la sua lingua madre è il francese, lingua parlata in quel paese. Noi gli auguriamo con tutto il cuore che il suo desiderio si realizzi. |
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Superficie: 475.567 Km² Abitanti: 15.803.000 (stime 2001) |
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Regla Rodriguez Lima |
Regla Rodriguez Lima è nata a Santa Clara di Cuba ed ha 23. E’ in Italia da un anno e mezzo perchè si è sposata con un italiano che abita a Mestre. Lui era andato a Cuba per turismo e si sono innamorati. Per poter uscire dal suo paese natale, dopo il matrimonio e venire a vivere in Italia, ha dovuto pagare allo stato un bel pò di soldi. Nel suo paese sono restati i suoi genitori e un fratello nonchè i nonni zii e cugini; in media una volta all’anno li va a trovare. Nella sua Santa Clara non c’è il mare, che dista alcuni chilometri, è comunque una bella città anche se non molto grande. C’è un’industria di elettrodomestici, biciclette e altro fondata dal famoso “Che” che dà lavoro a molti abitanti. La casa che ogni cittadino cubano si costruisce con le proprie braccia, viene tramandata di padre in figlio ma non può essere venduta a terzi, in mancanza di eredi ritorna proprietà dello stato. A Cuba non mancano l’istruzione e le cure mediche, sempre a spese dello stato. La scuola è strutturata così: asilo nido, prescolare, primaria, secondaria, liceo, università. La scuola è un obbligo fino al livello pre universitario e coloro che vi accedono sono i più dotati, pertanto anche il figlio di un semplice operaio può laurearsi senza troppi sacrifici per la sua famiglia. Regla ci ha raccontato del suo primo impatto con l’Italia che è stato piuttosto traumatico. E’ arrivata nel mese di ottobre e non si aspettava tutto il grigiore autunnale, abituata com’era ai colori solari della sua bella Cuba dove, come sappiamo, si passa dall’ estate alla primavera e viceversa. Ora si è assuefatta all’alternanza delle stagioni, si sente come a casa sua. I titoli di studio di Regla in Italia non sono riconosciuti e per questo è approdata alla nostra scuola. Lo studio le piace, spera di poter continuare a farlo e inserirsi nel tessuto sociale della città in cui adesso vive. |
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Superficie: 110.891 Km² Gruppi etnici: Mulatti 51%, Bianchi 37%, Neri 11%, Cinesi 1% Paesi confinanti: Monti principali: Pico Turquino 1994 m Lingua: Spagnolo |
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In questi giorni è nevicato e quando abbiamo intervistato Regla, ci ha detto che è rimasta molto stupita nel vedere la neve che cade silenziosa dal cielo ed imbianca ogni cosa. Per lei era la prima volta ed allora si è ricordata di una graziosa storiella e ce l’ha raccontata. Due bambini, uno cubano l’altro russo, tengono una corrispondenza assidua ed il piccolo che vive sempre al sole chiede all’amico che sarebbe molto contento di poter vedere la neve. Il piccolo russo risponde che pure a lui piacerebbe vedere una goccia di pioggia e non solo neve. Allora i due bimbi si mettono d’accordo di spedire per posta ciò di cui sognano. Quando alla fine ognuno di loro si trova in mano la busta, scopre che, sia la neve che la goccia di pioggia sono entrambe solamente acqua. Le interviste che abbiamo fatto a questi giovani stranieri ci hanno stimolato ad approfondire, oltre agli usi e costumi, anche le abitudini culinarie di ognuno di loro e abbiamo deciso di trascrivere alcune ricette tra le più semplici. Qualora decideste di provarle vi saremo grate di farci sapere se vi sono piaciute. Ricette del Bangladesh dateci da Akter Birani: in un tegame metti l’olio, una cipolla, sale, peperoncino verde, alloro, zenzero macinato e rosola il tutto; poi unisci il pollo a pezzetti piccoli e lascia cuocere aggiungendo, se necessario, un goccio di latte. A parte prepara il riso così: in un altro tegame sciogli del burro, cipolla, aglio, sale, alloro e due peperoncini verdi piccoli, unisci il riso basmati e lascia cuocere aggiungendo acqua q.b.. Somusa: in una terrina amalgama due parti di farina di grano duro e una di farina di cocco con acqua e sale q. b..Lavora la pasta ottenuta sulla tavola con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di un cm. e taglia dei pezzi piccoli che poi friggerai in olio bollente. Ricetta cubana dataci da Regla Cardosa: taglia sottile un platano (banana) e friggilo nell’ olio molto caldo,mettilo da parte. Prepara il brodo con acqua, sale, aglio, cipolla, rosmarino, sedano, salvia e altri tipi di verdure a piacimento. Aggiungi dei pezzi di carne di maiale e lascia cuocere. |
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Come dicevamo, la forte presenza di studenti stranieri ha imposto al nostro Centro Territoriale Permanente uno spostamento degli interessi e delle attività didattiche. Molto spazio viene ora dedicato all’insegnamento dell’italiano per stranieri e sono appunto questi corsi che registrano la maggior parte delle presenze: 296 per l’esattezza, 60% femmine, 40% maschi.
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