16 ANNi
Parliamo dei Corsi Sperimentali per lavoratori, meglio conosciuti come “centocinquanta ore”.
È un record positivo di una scuola che ha ospitato i corsi fin quasi dalla loro istituzione e ha dato il diploma a oltre 7000 persone adulte.
I dati globali

I dati che vi proponiamo riassumono, in termini quantitativi, l’evoluzione delle 150 ore alla Bandiera e Moro di Mestre, una Scuola Media Statale di antiche tradizioni che ha avuto sede fino a qualche anno fa in via Cappuccina e ora si trova in via Kolbe. Vi mostriamo per prima cosa le “torte”, cioè quei grafici a forma circolare che meglio si prestano a illustrare i dati espressi in forma percentuale, in quanto la “torta” intera rappresenta il totale, pari a 100, e le “fette”, rappresentano le varie porzioni.
In questo modo potremo farci un’idea complessiva del tipo di persone che hanno frequentato i corsi negli ultimi 16 anni.
Successivamente vi faremo vedere come questa composizione di tipi sia andata cambiando nel tempo e allora sarà necessario ricorrere ad altri grafici.

La prima torta (TAV. 1), mostra con tutta evidenza qual è stato il rapporto tra i sessi: su 100 corsisti, 58 erano femmine e 42 maschi. Il divario è notevole e dovrebbe far riflettere. Perché le donne hanno più voglia (o necessità o interesse o tempo) di frequentare la scuola?
È una domanda che giriamo ai lettori e saremmo contenti se qualcuno volesse mandarci la sua opinione in proposito.
TAV. 1 - COMPOSIZIONE PER SESSO

La seconda torta (TAV. 2) è significativa per capire l’età dei corsisti. Come si vede le fasce d’età in cui i corsisti sono stati divisi, non sono omogenee perché rappresentano intervalli differenti e quindi non sono paragonabili direttamente. La colpa non è nostra: i dati sono ricavati dalle schede che la scuola fornisce ogni anno al Provveditorato agli Studi di Venezia e perciò sono strutturati in maniera funzionale a tale scopo. È interessante comunque notare come il 64% dei partecipanti abbia un’età maggiore di 30 anni. Ci sarebbe piaciuto calcolare anche l’età media, ma i dati in nostro possesso non ci consentivano di fare questa operazione. Nell’anno scolastico 1981/82 era stata fatta un’inchiesta approfondita in tutto il territorio provinciale: in quella occasione era stata rilevata anche l’età media dei corsisti, che alla Bandiera e Moro era di 34 anni.
TAV. 2 - COMPOSIZIONE PER ETA’

La terza torta (TAV. 3) infine ci dà un’idea del tipo di occupazione prevalente nei corsisti. I lavoratori dipendenti fanno la parte del leone, ma sono tallonati dalle casalinghe.
TAV. 3 - COMPOSIZIONE PER OCCUPAZIONE

  Dati assoluti  
Dati percentuali
 
 
   
Sesso
   
M
437
 
42
Maschi
F
596
 
58
Femmine
Totale
1.033
 
100
 
 
   
Età
 
Anni
16 - 18
130
 
13
16 - 18
19 - 30
236
 
23
19 - 30
> 30
667
 
65
>30
Totale
1.033
 
100
 
 
   
Professioni
   
in cerca di
1ª occup.
93
     
disoccupati
107
200
19
Disoccupati
industria
194
     
agricoltura
0
     
terziario
217
411
40
Lavoratori dipendenti
casalinghe
373
373
36
Casalinghe
autonomi
38
     
pensionati
9
     
stranieri
2
49
5
Altri
Totale
1.033
1.033
100
 
 
   
Promossi
   
M
434
     
F
573
     
Totale
1.007
     

Vedremo come nelle serie storiche vi sia una diversa evoluzione nelle due categorie.

Per concludere questa panoramica sul periodo che va dal 1977 al 1992, diamo un’occhiata alla TAV. 4. In essa troviamo i dati globali secondo le categorie già viste, esposti sia come numeri assoluti che come percentuali.
Per quanto riguarda queste ultime, va fatto notare che, per semplicità, abbiamo fatto diversi accorpamenti: i disoccupati sono stati aggregati ai giovani in cerca di prima occupazione; e i lavoratori dipendenti sono stati riuniti in un unico gruppo. Infine alcune categorie poco rappresentate sono state unificate sotto un generico “altri”.
In questa tabella sono da evidenziare i totali: 1033 frequentanti e 1007 licenziati; una media di 63 all’anno.

TAV. 4 - DATI ASSOLUTI E PERCENTUALI GLOBALI

I cambiamenti

Cominciamo ora a vedere che cosa è successo in tutti questi anni e se c’è una possibilità di intravedere delle linee di tendenza nelle modificazioni che ci sono state relativamente alle categorie esaminate.

Osserviamo la TAV. 5: c’è un curioso fenomeno che dobbiamo registrare. Sia il numero dei maschi che quello delle femmine si muove secondo un andamento che in gergo potremo chiamare sinusoidale o, in parole povere, “a onde”. E queste due curve, singolarmente regolari. si invertono: quando c’è un aumento dei maschi le femmine diminuiscono e viceversa. La cosa è del tutto ovvia se si pensa che sono valori percentuali e che la somma dei due dati è costante.
Se però si cerca di fare una valutazione di tendenza, è possibile constatare che le donne sono comunque in aumento e i maschi in diminuzione: e anche questo può essere sintomatico.
Come curiosità possiamo rilevare che vi è stato un picco della presenza femminile nell’anno 1990 con il 75%, record quasi uguagliato nell’anno successivo, mentre l’anno di maggiore presenza maschile (57%) è stato il 1984. Solamente per quattro anni, e si tratta dei primi anni, la presenza maschile ha superato quella femminile.

TAV. 5 - LA FREQUENZA PER SESSO.
Da notare l’aumento della differenza fra maschi e femmine.

Per quanto riguarda l’età dei corsisti. fa testo la TAV. 6.
È d’obbligo notare subito che a partire dal ’90 sono stati cambiati i criteri di classificazione, perciò siamo stati costretti a separare le due serie in quanto non confrontabili.
Il tipo di grafico è un istogramma a barre impilate, in modo che si possano meglio rappresentare i dati percentuali.
Come è possibile notare, anche in questo caso assistiamo ad un curioso andamento a onde. Se però ci concentriamo sulle tendenze, l’unico fatto che sembra rilevante è, almeno negli ultimi anni, un restringimento della fascia d’età intermedia a favore delle categorie estreme: i più giovani e i meno giovani.

TAV. 6 - LA FREQUENZA PER FASCE D’ETA’.
La tendenza sembra essere un restringimento della fascia intermedia.


Veniamo ora alle categorie di lavoratori e cominciamo a leggere sulle tavole 7, 8 e 9 i primati: il massimo dei disoccupati si è avuto negli anni dal 1985 al 1987, con una punta del 42% nell’85; la presenza massima di lavoratori dipendenti si è avuta proprio il primo anno (1977) e da allora la caduta è stata costante e inesorabile. Si passa così dal 75% dell’inizio a un misero 32% dell’ultimo anno. Nella distribuzione della provenienza, si rileva un preoccupante azzeramento dei lavoratori dell’industria.

TAV. 7 - DISOCCUPATI IN CERCA DI PRIMA OCCUPAZIONE.

TAV. 8 - OCCUPATI NEI SETTORI PRODUTTIVI.

TAV. 9 - ALTRE OCCUPAZIONI.

Ma veniamo all’ultima categoria di persone che per comodità abbiamo messo insieme anche se non sono proprio omogenee. Qui si può notare la posizione predominante delle casalinghe che, oltre a dare un contributo percentuale notevole con punte del 48%, rappresentano anche la tendenza positiva all’aumento. Si parte infatti dal dato iniziale di 24% nel 1977 per arrivare ad un corposo 42% nel ’92. Il minimo storico si è avuto però nel 1986 con il 18%. Chissà perché?

Anno
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
                                 
 
Frequentanti
maschi 36 47 37 23 27 22 27 42 36 17 28 24 20 14 13 24
femmine 31 36 36 39 30 48 47 31 37 33 32 45 38 42 38 33
Totale 67 83 73 62 57 70 74 73 73 50 60 69 58 56 51 57
                                 
 
Classi d'età
16 - 18 2 3 6 8 6 13 13 10 15 12 8 11 7 5 5 9
19 - 30 23 23 25 15 14 13 18 28 28 19 7 9 5 1 3 5
> 30 42 57 42 39 37 47 43 35 30 19 45 49 46 50 43 43
Totale 67 83 73 62 57 70 74 73 73 50 60 69 58 56 51 57
                                 
 
Professioni
1ª occup.   3 3 3 6 13 11 11 6 9 18 8 2      
disoccup. 1   8 4 3 6 3 7 25 12 4   7 4 9 14
industria 19 22 15 12 11 9 12 16 8 2 4 6 5 21 14 18
agricoltura                                
terziario 31 22 25 14 19 12 15 9 9 15 15 18 13      
casalinga 16 36 19 29 18 29 33 22 17 9 17 31 25 27 21 24
autonomo     3         7 6 3 2 6 6 2 2 1
pens.to\a           1   1 2         2 3  
straniero                             2  
Totale 67 83 73 62 57 70 74 73 73 50 60 69 58 56 51 57
                                 
 
Promossi
maschi 36 47 37 27 27 22 27 42 36 17 28 24 18 13 12 21
femmine 31 36 36 35 30 48 47 31 37 33 32 45 35 39 33 25
Totale 67 83 73 62 57 70 74 73 73 50 60 69 53 52 45 46

Conclusioni

Per completare il quadro della situazione eccovi il prospetto generale con i dati ricavati dalle schede inviate al Provveditorato. Chi, stimolato dalle nostre riflessioni, fosse incuriosito e volesse saperne di più, potrebbe trarre da questi numeri altre interessanti considerazioni e farcele sapere. Speriamo che la lettura di queste note non lasci una sensazione di aridità che spesso le cifre suscitano, ma faccia crescere la consapevolezza che si tratta di un patrimonio grande di risorse umane che è stato impiegato in queste ‘150 ore” e che cresca la voglia e la determinazione che quelle curve crescano, sia pure ondeggiando, ma sempre verso l’alto.