I Lavori dei Corsisti


a cura di Alberta Salmeri

Preziose trine e magici percorsi, incanti che s’intrecciano intersecandosi tra fili e parole. Merletti e poesie, i primi che hanno visto gli artistici lavori del nostro gruppo di bravissime merlettaie ancora una volta premiati e pubblicati, le seconde che con forte soddisfazione del gruppo di scrittura creativa, seguitano a raccogliere numerosi e importanti riconoscimenti e premi.




Cuscinetto per fedi e guanti.

Dal 7 settembre al 7 ottobre al Centro Culturale di Sansepolcro in provincia di Arezzo ha avuto luogo la X Biennale Interna-zionale del Merletto,tema di questa edizione L’inscindibilità di scienza ed arte rivolto all’avanguardia e alla sperimentazione e dedicato a Leonardo Da Vinci nel 550° anniversario dalla nascita.
Tra le diverse iniziative presentate dalla Biennale figurava anche il prestigioso Concorso Internazionale dal tema quest’anno 2002: Arte e Scienza ‘no limits’ al quale hanno partecipato con ottimi risultati alcune corsiste del gruppo merletti del Saba seguito dall’insegnante Rosetta Annostino. Il concorso oltre a premiare con la collocazione nel Museo del Merletto della Biennale l’elaborato risultato migliore in tale ottica, conferisce al vincitore I classificato del concorso la medaglia d’argento che il Presidente della Repubblica Italiana ogni anno destina alla X Biennale del Merletto per la sua finalità d’alto stimolo allo sviluppo di quest’arte "manuale" e della sua cultura; detto premio quest’anno è stato assegnato alla corsista Lucia Cocco per lo splendido lavoro Gli uccelli e le correnti aeree realizzato ad ago. Come miglior elaborato viene premiato altresì con la pubblicazione nello speciale catalogo Il Merletto Connubio tra Scienza e Arte e sulle riviste Charta e Il curioso.
La collocazione nello Speciale Catalogo Il Merletto Connubio tra Scienza e Arte e un premio con Riconoscimento di Merito è stato assegnato anche alla corsista Anna Del Frate per i bellissimi lavori realizzati a chiaccherino: Cuscinetto per fedi e guanti e per L’Embrione ispirato a Leonardo Da Vinci.

Ma non è tutto, il gruppo delle nostre abilissime merlettaie, ha ottenuto ottimi consensi e riconoscimenti anche esponendo i loro "gioielli" alla mostra Merletto ad Ago di Venezia e Burano - II Esposizione di Opere d’Autore - Città di Mestre al Centro culturale Candiani svoltasi dall’11 al 22 maggio 2002.
La Mostra patrocinata dal Gazzettino di Venezia è organizzata da Leonello D’Este (presidente associazione El leon in Moleca) Gino Salvalaio e Maria Luisa Severi, ha valorizzato e fatto rivivere tradizioni artigianali e artistiche tipiche della nostra regione ma non solo, tra splendidi merletti a fuselli ed ad ago di Pellestrina e Burano, figuravano anche preziosi manufatti russi ed ungheresi a testimonianza della voglia comune delle donne, anche di diverse culture, di riappropriarsi della loro tradizionale e artistica creatività.
Alla mostra, armonicamente in sintonia con i preziosi lavori, figurava in bella mostra una pregevole copia del dipinto La piccola merlettaia di Pellestrina di Edmond De Pury eseguita dal pittore Alfredo Castellani marito di una nostra corsista di scrittura creativa che ispirata dalla stessa, ha scritto una poesia vincitrice ad un Concorso di Poesia a Pellestrina fornendo un’ulteriore testimonianza, se ancor ce ne fosse bisogno, di come le arti s’intreccino tra di loro. Di seguito nell’articolo dedicato alla poesia la pubblichiamo.

Poesia
Premio Nazionale Biennale di Poesia Il Murazzo 2002

Poesia VI classificata Graziella Naccari Tratta dal quadro di Ermond di Pury







La piccola merlettaia di Pellestrina di Ermond di Pury.

Copia eseguita dal pittore Alfredo Castellani.



La piccola merlettaia di Pellestrina

Curiosa
te vardo,

el pensiero se ferma
el desiderio me invita a sfiorarte,

fresca
come una giossa de rugiada

ti me ridi

e già ti xe poesia.

Come una piuma lesiera
in un corpo ancora da putea,

te par de zogar
mentre el filo dei fusei
el se consuma
tra i to dei
nasse il merletto.

I gropi intrigai de la mia anema
sento che i se desfà
vardandote

viva… ti se viva
dentro quela tela

"piccola merlettaia di Pellestrina"

Concorso letterario 2001 "La pace nel Mondo"
Associazione AGAPE - Segnalata - Mara Penso

Bimba nella guerra

Piccolo Angelo, fiore calpestato
Tra la polvere ed il fango
nella fredda mattina, ti aggiri
Silenziosa, cerchi amore
dove regna distruzione e morte.
Uno spicchio di luce illumina
la tua dolce tristezza

Una goccia di pioggia piange
su di te il dolore del mondo.
Piccolo Angelo, vittima innocente
dell’umana follia,
Si sgretolano i sogni nel tuo cielo
Fugge la speranza dal tuo cuore.

 

Concorso di Poesia Agape2002
Menzione d’Onore - Annamaria Nardo


Mi manchi!

Premio Beghetto-2001
Poesia I classificata ex-equo
Jesolo Pineta - Mariacarla Gennari

Dolce…la primavera…

Quando l’alba si specchiava
nel grande secchio
sulla riva del canale
Tu eri lì
curva
a strofinare i panni.
Quel profumo
di sapone spezzettato
ti rimaneva addosso per ore e ore.

Come mi piaceva!

Quelle guance
color porpora per la fatica,
erano così morbide da baciare.

Un angelo distratto
ti aveva pennellato i capelli d’argento sembravano fili di seta.
Ero felice
quando mi addormentavo fra le tue braccia solo così ti sentivo mia.
Quanta dolcezza
in quei tuoi occhi
velati di pianto!
Ti chiesi: “Perché?”
“Da grande capirai”!
rispose.
L’acqua scorre veloce nei canali
segue la scia dell’onda ma tu…
mi manchi, mamma!

Era scritto chissà dove
“avrai vent’anni, una rosa sui capelli
e dove il tempo s’incanta di magie
mi tenderai la mano…”
Trascorre e gioca la vita
si posa in un puzzle di fiori
i suoi mille colori
li alterna, li unisce
li spezza di gioia
di gioia di male
di ricordi di vento.
Una nuova dolce primavera
vaga sui tetti
silenziosa scopre sintonie ed essenze l’aria porto di voli
è petali di luce
la nostalgia sale
musica colori accesi
nuda nel sole
rimette al mare
l’ozio di tante parole
Generosa l’onda ritorna
per sussurrare al cielo
i dimenticati momenti d’amore.
Parlerà per noi questa primavera Noi……gocce in un diluvio
faticosamente noi
che con carezze di seta
ci saremmo dovuti incontrare
con gioia con gioia e non
con il male dei ricordi nel vento…


III° Concorso Nazionale "RIPA GRANDE"
ROMA 13 Ottobre 2001 Premio speciale della giuria - Speranza Visentin

FRANCESCO

 

Francesco, dagli affreschi lontani
di basiliche o eremi,
dai tuoi secoli di spade e di feste
ma anche di crociate e pestilenze,
a noi negli anni Duemila,
Francesco, cosa puoi dire?
Anche tu eri fiore tra giovani fiori,
re nelle feste, o cavaliere…senza storia.
Poi dagli affreschi favolosi
tu esci, Francesco. Porti gli occhi

 

sulla miseria del lebbroso, le mani
alla piccola chiesa che cade
e per la grande Chiesa di Roma
appare l’esempio del Povero,
dell’innamorato…
O Francesco, abbracciato alla Donna
anche oggi schernita, lontana. Povertà
sulla croce. Abbandonata. Donna
del terzo Mondo, del nostro Mondo.Donna
non amata.

 

G.S.Voga Veneta Del Brenta-Malcontenta-VE Concorso di poesia 2001

Segnalata - Clara Rossetti

No piànzare fradèlo

Segnalata - Angelina Zanon Darduin

Venessia par sempre


Dai! No piànzare fradèlo,
ti vedarà, ti guarirà
La barca intanto ze a lai
tempo no ze de fare i conti
spetare avemo ancora che i cavei
se s-cianta de calçina tuti quanti.
Davanti a ti ghe ze ancora doman
no stare a maledire el destin
pensa ale scòrsisàe al Caroman

co la "topa" bela lustra come un fantolin,
e po’ virare col vento in pupa: gera belo!,
girare de fuga a-la Madonina,
vèdare saltare i sièvali nel "sàltorelo"
quando sortiva el sole la matina.
Sentire sòto i pìe l’aqua che bale
e nostro pare sigàre: "Issa-issa i "tarsariòi"
e nu, a rampegarse su l’alboro come farfale
per po’ sbrissare zò: Che tempi bei!

Dime: te pare che se possa essare tristi

co tuti ‘sti ricordi drento al cuore?
Ti vedarà, ti guarirà
e velezàndo andaremo ancora in mare.


Cara venessia mia
voria parlar de ti

parchè me go stufà
no vogio più sentir
a dir che ti xe vecia
e prossima a morir
par colpa de quel mar
che te fa andar a fondo
ma par merito suo
ti xe unica al mondo.

Co gero picoleta
insieme ai me amigheti
par rive e par campieli

inventavimo zogheti
che no costasse schei

portavimo da casa
la tola da lavar
e andavimo sui rii
par imparar a nuar,
i fioi più coragiosi
tra un vaporeto e un altro


i se butava in s-ciompa
dal ponte de Rialto

el spasso gera tanto
par noialtre putee
saltar dentro ‘na barca
a far e manosele
e in quel dondolamento
che gran divertimento.

Mi dopo tanti ani
go ancora nostalgia
e la vogia de provar
quela vecia sensasion
cussì co vado in giro
no ciapo el vaporeto
ma me faso ninolar
da la gondola del tragheto.

E se fra tanti secoli

ingiotia ti vien dal mar
de questo sta sicura
ti restarà immortal.



V Edizione Concorso Poesia del Carnevale 2002 - AUSER-Gazzera

II Premio ex equo sez.B - Alberta Salmeri

Un dolce ricordo

 

Discosta
il nasino appoggiato
sul marmo della tavola,
osservavo
la piccola intrusa
abbarbicata
sul cuore di mamma.
Lei, dolce, se ne accorse
sorrise, mi chiamò.

Timorosa mi accostai,
la rimirai…piccola!
Dormiva,
piccole piume dorate
a incorniciare
il suo visino da bambola.
Indugiai esitante, poi
presi tra le mie
le rosee manine,
simili a boccioli di rosa

si chiusero a pugnetto,
circondarono le mie dita
e poi…
apristi gli occhi,
acquamarina!
Un brivido percorse il mio cuore
mi tuffai incantata in quel mare,
ti avevo riconosciuta!
Eri tu, Luisa.