Appuntamenti

di Alberta Salmeri

Un grazie di cuore a tutti coloro che con passione hanno dato il loro contributo per la buona realizzazione della festa e a quanti hanno partecipato alla manifestazione mostrando di gradire le esibizioni dei nostri corsisti “artisti”.

Un certo disappunto ha contraddistinto la festa di quest’anno, determinato dalla scarsa partecipazione dei corsisti, a causa del maltempo, e a contrattempi vari occorsi durante l’organizzazione della festa, per cui vari artisti sono mancati all’appello. Tra questi il "Gruppo violini e clarinetti Giulio Cesare". Il "Gruppo danza Saba" invece ha dovuto tardare e modificare l’esibizione per il ritardo del Maestro Leo Rosina e la defezione di diversi ballerini, sempre a causa dell’inclemenza del tempo.
Spiacevole anche l’assenza dei "Flauti Saba" alla manifestazione. Comunque i nostri "artisti" non si sono arresi e hanno cercato di dare con passione il meglio di loro stessi al pubblico. A turno, presentati dal prof. Gabriele Stoppani, si sono esibiti con bravura. In breve, ma con piacere, vi rammento i loro nomi e le loro esecuzioni: i professori Francesco Rizzo e Graziano Pizzati che hanno eseguito l’uno alla tromba e l’altro al pianoforte tre fantastici pezzi evergreen "Summer Time" "Moon River" e "Over the Rainbow"; le bimbe Giulia Bellemo e Zohouri Parastù che hanno suonato al pianoforte l’una un brano di Tschaikowski e l’altra uno di Mozart; il corsista Mirko Capitanio invece ha cantato accompagnato dalla chitarra del maestro Luciano Cecchinato due celebri canzoni della tradizione veneziana. Il "Piccolo coro Saba" ha intonato quattro bellissimi brani, "Dame e cavalieri" un pezzo medievale scritto dall’insegnante del gruppo Annamaria Sopelsa e musicata dal figlio il prof. Graziano Pizzati, un noto canto di montagna, "Signore delle nevi" e due brani natalizi, "Astro del Ciel" e "Il est né le Divin Enfant"; per ultimo il "Gruppo danza Saba" ha ballato sulle note di due pezzi popolari balcanici.


Gradita ospite fuori programma Regina che ha simpaticamente proposto al pubblico una danza propiziatoria e un canto tradizionale della sua bella terra d’origine, l’Africa.

Piacevole anche il susseguirsi degli auguri dal Mondo espressi con semplicità dagli alunni stranieri nelle loro lingue natali, divenuto quasi un rito ormai e che dà un’impronta mul-tietnica alla festa. Per ultimo il buffet offerto dai corsisti, un po’ sul magro, per le cause spiegate più sopra, ma sempre ben accetto e… spazzolato, per festeggiare e finire in armonia le nostre belle "Stelle di Natale", simpatico incontro divenuto ormai piacevole consuetudine.