ci conoscono

Concorso Nazionale di Poesia
Carnevale 2003 6^ edizione Gazzera

Sez.A poesia in lingua italiana 1^ Premio
VITTORINA PISANO

IL LETTONE

Dai piccoli occhi furbetti dei bimbi,
traspare la gioia per la festosità
di giocare e dormire sul lettone,
protetti da mamma e papà.

Tu, al contrario, mio piccolo angioletto,
sul lettone hai trovato la morte.

Sulle tue labbra si è spento il sorriso,
ti restò sospeso l’urlo d’aiuto.

Ti sei fatto scudo
con l’esile braccino, come fragile virgulto.

Nei tuoi occhi è rimasta impressa
l’immagine di chi crudelmente ha alzato
la mano infanticida.

Ah! Se quelle mura,
e gli oggetti della stanza madida di verità
potessero parlare.

Mio Dio! Se fosse possibile,
sfatare chi ti negò di vivere un mattino.

Angeli e cherubini ti donarono un paio d’ali
e sei spiccato prematuramente in volo
verso l’azzurro e argentato Paradiso.

La neve ha ricoperto la tua casetta,
i tuoi giocattoli e il prato
dove giocavi e saltellavi,
come un implume passerotto.

Un silenzio ovattato si espande tutto intorno.

Non cercherai più il tuo peluche preferito per addormentarti.

Ora dormi sereno tra le braccia della mamma
celeste,
così protetto nessuno più ti farà del male.

Concorso Letterario Internazionale
San Marco- Città di Venezia

Poesia dell’immagine I^ Premio
STEFANIA ZENNARO

LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA

Surreali da fiaba
i colori sulla laguna.

Aria e acqua parevano immobili,
come fissati su foto da un turista strambo;
il cielo, in fondo, era così scuro,
quasi che l’aria si fosse fusa al piombo;
sotto, l’acqua pareva un foglio di carta velina
appena appena spiegazzata
ancora baciata dai raggi di un sole
che curioso
aspettava ancora un po’
prima di tramontare.

Quattro gabbiani volavano in cerchio
tuffandosi a turno fra le piccole onde
e il vaporetto passando
non disturbava i loro giochi.

Un lampo illumina l’aria
squarciando quell’atmosfera
di soffocante attesa,
poi un altro e un altro ancora;
il rumore del tuono sovrasta
il ronfare stanco dei motori.

...E scoppia il mondo!
L’acqua s’increspa in onde abnormi,
il vento sferza i fianchi del vaporetto
che arranca impavido;
e mentre un terrificato sole
scappa oltre il bordo dei pensieri visivi
sulla laguna cade un pezzo di cielo liquefatto.

Concorso Letterario Internazionale
S.Marco - Città di Venezia

Sez. Libro di poesie 2^ Premio
CLARA ROSSETTI

E LASCERO’ UNA SCIA

E lascerò una scia di spuma bianca
dove l’occhio insinuante
scorgerà volti e immagini
di albe perdute
di sogni mai sognati
di viaggi concepiti
solo con la fantasia.

E lascerò una scia che
inevitabilmente si scioglierà
come neve al sole per
ritornare acqua,
acqua che corre e scorre
fertilizzando alghe tenaci e
inesorabilmente si tufferà
nella magica e tragica
realtà del tempo.

Associaz. Amici dell’Umbria
Premio – Sesto Properzio

SPELLO (PG) 3^ PREMIO
GIACOMO SOLDA’

QUANDO

Quando la nostalgia
lambisce la mia solitudine
quando nella stanza orfana
alita lo squallore della tua assenza
e ad ascoltarmi è solo il silenzio
. . .capisco quanto t’amo.

Concorso Letterario Europeo
Festival di Poesia e Narrativa
Associaz. L.A.P.S. –TIRRENIA- (PI)

TROFEO –Antonio e Cleopatra-
(Sez. Poesia - Libro di Poesie)
Poesia d’amore - MARA PENSO

CERCARTI

Cercarti
nel freddo mattino
quando l’alba scioglie
con la sua carezza la rugiada.
Cercarti
nello sbocciare d’un fiore,
nell’incanto sempre nuovo
d’una affascinante tenerezza.
Cercarti
nell’estasi di un sole rovente
che gioisce in un amplesso di luce.
Cercarti
nelle sere infuocate
quando il tramonto morente
grida il suo dolore.
Cercarti
nel silenzio della notte
dove l’invocazione diviene sospiro.
Cercarti e ritrovarti
per perderti di nuovo,
così all’infinito
per rinnovare con te
il gioco dell’amore.

Concorso Nazionale di Poesia
Gazzera-Carnevale 2003
6^ edizione

Sez.B Poesia in dialetto
2^ Premio
GRAZIELLA MAZZONI

VENESSIA MAGICA

In pie sul vaporeto
so sempre stupia
co’ te vedo, Venessia mia.

Incontro ti me vien
co’ la veste
de diafano caligo,
che come par magia
se alza a trati, scoversendo
i to splendidi tesori.

Te ghe somegi a ‘na dama del siessento,
che frivola civeta col moroso
mostra la caliccia
e po’ el xenocio
par farlo inamorar sempre de più.

Inamorada anca mi
so de ti, Venessia bela
ancuo ti xe coverta
de un argenteo velo
ma sia col sol che te basa
o co’ la piova che te lava
ti xe la mia çità più amada.