Nato come una sfida e
subito avviato ad un repertorio di musica impegnata, il Piccolo Coro Saba
è in crescita: si avvale ora di venti coristi che unitamente all’insegnante,
hanno realizzato un sogno.
L’insegnante
Annamaria Sopelsa. |
|
Alla
fine del quarto anno desidero scrivere sul giornale della scuola e dire
cos’è per me il “Piccolo Coro Saba”.
Nato per desiderio di mio
figlio Graziano che conoscendo la mia passione per la musica e le mie
attitudini per l’insegnamento non mi “vedeva” di colpo in pensione.
E’ stata un’idea saggia, bene accolta dal prof. Stoppani, il fatto di
poter in un certo senso ricominciare, s’è rivelato un vero toccasana
per me abituata com’ero dai tanti anni trascorsi in mezzo alla musica e
ai cantanti e depressa perché m’era purtroppo svanito il sogno di
dedicarmi al mio amato pianoforte. E’ stato così che con entusiasmo ho
iniziato un nuovo tipo di scuola, mi sono trovata con tanti adulti, forse
un po’ increduli sulle mie idee e sui miei gusti musicali. Non è stato
facile neppure per loro, anche perché molti si presentavano e poi non si
facevano più vedere.
C’era da scoraggiarsi nell’iniziare ogni anno
con sei corsisti, ma la mia testardaggine e la loro disponibilità hanno
vinto, alla fine si è formato un vero gruppo, non solo sotto l’aspetto
musicale ma soprattutto anche a livello umano. Loro hanno imparato a
conoscermi, ad avere fiducia in me, sulle mie scelte …ed io cerco di
accondiscendere qualche volta alle loro esigenze. Devo dire che questa
esperienza è stata davvero soddisfacente anche se sono sicura di poter
fare ancora molto di più. Ringrazio molto mio figlio che ha avuto questa
idea, mio marito quale valido e importante collaboratore e i miei cari
corsisti perché il coro per me è una medicina. Con loro “insegnando”
mi distacco dai pensieri e mi ritrovo con l’entusiasmo di un tempo.
Concludo ringraziando affettuosamente tutti gli amici del mio Piccolo
Coro.
|