Luned’Arte
a cura di Graziella Mazzoni e Speranza Visentin
In tutto sono 28.
Sì, i Luned’Arte che si tengono nell’Aula Magna della nostra scuola sono ormai quasi tre decine. Tre decine di un misto tra pittura, poesia, arte e tutto questo si chiama Cultura.
25 Ottobre 2004
In questo nuovo anno scolastico, il primo appuntamento è stato con un poeta e scrittore che abbiamo già avuto il piacere di conoscere e apprezzare: Sandro Mattiazzi.
Il suo nuovo libro si intitola “Ritornato a notte fonda”.
Ha spiegato il nostro scrittore, che il libro è nato dall’osservazione del quotidiano, e ha voluto scriverlo perché questo tempo restasse a testimonianza di certi fatti. Un altro poeta che conosciamo bene, Milo Polles, lo ha affiancato nella presentazione e con la sua calda voce ci ha letto un paio di racconti dandoci così un assaggio di cultura misto a divertimento, il che non è male. E se ci mettiamo anche la musica dolcissima di Pergolesi, suonata dai maestri Borin, flauto e Berlose, chitarra, capirete allora che questi Luned’Arte sono appuntamenti da non perdere.
21 Gennaio 2005
In Aula Magna, sono risuonate le note del concerto del duo Borin-Berlose.
Il maestro Borin (flauto) diplomato al conservatorio B. Marcello di Venezia e il maestro Berlose diplomato al conservatorio di Rovigo, hanno presentato il loro C D di musiche di vari autori tra i quali il grande Vivaldi, Pergolesi e altri.
24 Gennaio 2005
Cosa vuol dire poesia per Milo Polles: proposta di adesione, è una sintesi di vita che nutre la vita. È costituita da tutte le emozioni che noi abbiamo, è un rispecchiarsi continuo, è comunicare. È questo l’argomento del Lune D’Arte dedicato a Milo Polles e alla sua ultima raccolta di poesia “All’incanto”.
Le poesie di Milo sono riflessioni in pillole, raccontano i drammi dello spirito. Niente nasce per niente o per caso. Una volta scritto un testo non è più tuo, e se lo rileggi nel tempo, non ti ci vedi più, devi riandare al tempo in cui l’hai scritto e immedesimarti in quel periodo. La vita ti richiama a queste cose, basta non lasciarle scappare.
Milo Polles non ha bisogno di presentazioni perché ormai da anni è presente in mezzo a noi a raccontarci le sue senzazioni con semplicità e schiettezza. È un poeta che dà emozioni, il linguaggio della sua poesia è intercomunicabile, mette in relazione il conoscere e le culture, è un mezzo di comunicazione straordinario.
1 Febbraio 2005
In Aula Magna, nel 22° Luned’Arte, il prof. Eugenio Fassetta ha tenuto una relazione sulla Storia della geometria.
Il suo intervento voleva essere solo un tentativo di illustrare quello che in sintesi e con parole chiare e semplici, ha spiegato sulla Storia della geometria.
Ha parlato dei contributi dati da molti filosofi e matematici alla matematica, alla geometria fino alla comparsa degli elementi di Euclide in Alessandria ma, principalmente, la sua relazione è stata improntata sul teorema di Pitagora.
15 Marzo 2005
La dottoressa Angela Verso ha tenuto una conferenza sull’arte orientale Buddista. Con parole chiare ha spiegato, ad un pubblico molto interessato ma profano, la nascita e la vita di Siddarta poi divenuto il Budda, da cui ha preso il nome la religione diffusa in India e oltre, e più che una religione l’ha definita una regola di vita. Ha proseguito nel mostrarci affreschi ritrovati nelle caverne della Cina Occidentale nel terzo secolo A.C.
La centralità della sua spiegazione si basava su due figure mitologiche Upsarà, acqua che scorre e sulla sua controparte maschile Gandharva, profumi e fragranze. Esse in India erano raffigurate con tutti i canoni estetici della bellezza, invece con il passare dei secoli sono stati ritrovati in Cina completamente diversi, era cambiato lo stile e diminuita la sensualità dei loro corpi. Tutte queste raffigurazioni, sia del Budda che di altri dei, sono contornate da altre figure chiamate Feitian. In loro non sono mai ben visibili il sesso o il viso e in Cina vengono sempre ritratti con il classico scialle fluttuante.
19 Marzo 2005
I luned’Arte si susseguono a ritmo veloce e in quest’ultimo abbiamo ascoltato la poesia del poeta Giorgio Caproni, recitata con la consueta bravura da Milo Polles. Prima di declamare i versi, Milo ci ha spiegato un pò la sua bibliografia. Nato a Livorno nel 1912, ci ha vissuto fino a sedici anni, si è poi trasferito a Genova dove ha studiato e insegnato, infine dopo vari spostamenti si è stabilito a Roma dove è morto nel 1990. E’ stato un buon traduttore di opere straniere, ha conosciuto molti poeti del suo tempo, quali Montale, Quasimodo e Pasolini. I versi del poeta Caproni sono preziosi ma comunicativi e testimoniano le vicende della vita e dello spirito umano.
7 Aprile 2005
In questo Luned’Arte abbiamo scoperto la pittura su vetro di due artisti rumeni: Valentina e Alexandru Iachimovsky. Le loro opere sono icone popolari della loro tradizione; alcune sono esposte in musei italiani e francesi.
Abbiamo appreso che le loro icone potevano raggrupparsi in due generi: ortodosse e contadine. Le ortodosse sono realizzate su legno e rappresentano divinità; quelle contadine sono realizzate su vetro e oltre a scene sacre rappresentano episodi di vita agricola, corredate da frutta o fiori dai colori intensi.
La Romania ha vissuto per un centinaio di anni le vicende del movimento iconoclasta per cui le icone sono state distrutte e non si potevano venerare in pubblico, alcuni religiosi ritenevano che fosse oltraggioso raffigurare il volto di Dio. Altri per fortuna hanno ritenuto che l’iconografia invece faccia innalzare il pensiero alla manifestazione del divino, inteso come valore positivo di crescita.
Le prime icone su vetro sono state realizzate in una zona della Romania che ne era sprovvista a causa delle proibizioni, allora venivano tenute nascoste nelle case.
Le immagini alle volte sono sproporzionate perché si inizia a dipingere il viso al centro del vetro e poi non c’è più spazio per il resto che viene dipinto in forma ristretta, e dà il risultato ad una forma sproporzionata.
Per i pittori rumeni non è importante tanto la bellezza, quanto il simbolo e ciò che vuol rappresentare.

12 aprile 2005
E’ di scena oggi nell’ormai famoso Luned’Arte, la scrittrice Egidia Candiello Toniolo che è già stata nostra gradita ospite lo scorso anno. Questa volta ci ha presentato la sua ultima opera, un libro di racconti a tema il cui titolo è Un amore bruciante. Era accompagnata dalla dottoressa Maria Teresa Secondi giornalista e collaboratrice del Gazzettino, che ha spiegato in quale circostanza ha conosciuto la scrittrice ed ha voluto presentare e commentare lei stessa alcuni racconti che sono stati poi letti da un attore, nostro corsista di spagnolo. Negli intervalli musicali si sono esibiti con dei brani alla chitarra, il maestro Berlose con un suo promettente allievo Marco Costa.