Urbanistica
Stanno seminando il tram
a cura di Annamaria Nardo e Graziella Naccari

Mestre avrà finalmente il suo tram ecologico, i lavori sono iniziati dal settembre 2005 e l’entrata in servizio (anche se parziale) è prevista per fine 2009, almeno questo è quello che è stato pubblicato.



Via Carducci


Via Palazzo

 

Qualsiasi persona passando per Mestre non può non accorgersi che “stanno seminando il tram”, vista l’ampiezza del progetto che coinvolge tutta la città.
I cantieri aperti nel territorio urbano portano per ora molti disagi e suscitano proteste da parte dei cittadini, ma i benefici saranno maggiori (si spera!)
Pulito e veloce, il serpentone rosso fuoco, taglierà la città in due direzioni principali; la prima da Favaro a Venezia e la seconda da Mestre a Marghera, trasportando 250 passeggeri per un totale di venti chilometri di rotaie.

Il sistema utilizzato è il Translohr

Si sta costruendo una rete tranviaria e il sistema utilizzato è il Translohr, le linee saranno due e si snodano per le strade di Mestre e Marghera, per poi arrivare a Venezia attraverso il ponte della Libertà fino a Piazzale Roma, forse ci saranno anche dei prolungamenti verso i quartieri Santa Marta e San Basilio di Venezia.
Il percorso è lungo circa 20 Km, le fermate sono 37, i veicoli in circolazione 20, la frequenza media nelle ore di punta è di 5 minuti per la linea 1 e di 7 minuti per la linea 2, inoltre è prevista la costruzione di un sottopasso tranviario sotto la Stazione ferroviaria di Mestre con annessa fermata sotterranea. L’interscambio tra le due linee sarà in piazza 27 Ottobre. Il progetto integra le nuove modalità di trasporto e sostituisce in parte quelle linee già esistenti (linee automobilistiche).

Dopo oltre sessant’anni questo mezzo di trasporto ritorna in esercizio e le sue caratteristiche sono rinnovate e rispondono alle esigenze e alle sfide della città contemporanea. Il territorio è densamente abitato ed è in continua espansione. L’inquinamento atmosferico e acustico della città è direttamente connesso alla mobilità urbana, la scelta di realizzazione di un sistema di trasporto pubblico elettrico risponde alle necessità di ridurre la situazione di sofferenza ambientale e aumentare la qualità e la mobilità della città di Mestre e dei suoi abitanti, migliorando il comfort di viaggio derivante dalla stabilità del materiale rotabile, dalla trazione elettrica che controlla le accelerazioni e dalla bassa rumorosità nterna dei mezzi, qualità in termini di regolarità e puntualità del servizio garantito dalla presenza di sedi riservate.
Noi non essendo delle pendolari ma delle cicliste, non siamo in grado di capire le esigenze effettive di questa mobilità, però ci viene logico pensare che sicuramente sarà migliore la qualità e la quantità degli utenti che trasporterà.

In merito a tutto questo abbiamo fatto una piccola intervista ai cittadini.

D: Cosa ne pensate del tram?
R: Vorremmo più informazzioni da parte dei nostri politici, in quanto i cantieri aperti in città portano per ora solo disagi, in compenso di questi disagi ci saranno dei reali vantaggi per tutti?

D: Secondo lei i disagi riscontrati a Padova potrebbero ripetersi anche a Mestre?
R: Purtroppo tutto sembra un film già visto, ciò che è accaduto a Padova accadrà inesorabilmente anche a Mestre.

D: Cosa ne pensa di questo mezzo tecnologico?
R: Non lo dico io, ma detto dai tecnici questo modello di tram sembra che con la tecnologia attuale sia un modello già superato.

D: Per lei il tram è positivo a Mestre?
R: Attualmente il tram crea solamente molti disagi.

D: Perchè?
R: Io mi sposto solo con la bici, perchè attualmente è impossibile girare in macchina per le strade, sono impraticabili.

D: In merito al tram cosa ne pensa?
R: Per Mestre sicuramente sarà un mezzo utile, sia a livello ecologico che tecnologico, i pregi e difetti si risolveranno al momento opportuno.

Il problema rotaia

E in tutta questa positività si spera venga risolto in fase di realizzazione il “problema rotaia”, una brutta tagliola per le biciclette, con piste ciclabili che fiancheggiano la sede del tram, altrimenti ci troveremo nel paradosso che le biciclette, mezzo ecologico per antonomasia, saranno costrette a rimanere chiuse in garage, visto le brutte esperienze successe in altre città.
Alla domanda di molti cittadini sulla sicurezza delle biciclette l’Assesore Mingardi ha così risposto: “non ci sarà nessun problema, basta solo che i ciclisti e motociclisti facciano attenzione”.
Sarà tutto da vedere.

Il nuovo tram di Mestre: Avanzamento lavori

Un po' di storia
Nel 1891 fu costituita la “Società Anonima Tranvia Mestre - S.Giuliano” e nello stesso anno fu inaugurata la linea tra Piazza Barche prima e poi, nell’anno successivo, tra la piazza Maggiore, ora Ferretto, e S.Giuliano, con il traino di cavalli, per accelerare i tempi del viaggio a Venezia in vaporetto che prima partiva dalle Barche. Ma già nel 1903, prima tra le città del Veneto, Mestre introdusse il sistema della trazione elettrica, mentre venivano create le nuove linee tra Carpendo e Mestre e tra Mestre e la stazione ferroviaria, attraverso la via Cappuccina. Successivamente furono realizzate le linee Mestre - Treviso e Mestre - Mirano.