Anniversario
Sembra ieri e invece….
di Graziella Mazzoni

Si potrebbe dire che siamo diventati una grande famiglia, una famiglia allargata per dirla in modo moderno, ed è veramente così: poiché da poche decine che eravamo siamo passati ad oltre seicento iscritti.


 

Nel lontano 1988 era già iniziata la ricerca di cultura fra le mura della scuola che ospitava un gruppetto di signore molto battagliere. Appena conseguito il diploma di terza media già stava loro stretto, desideravano approfondire molti argomenti, e quali strade seguire per poter ancora studiare, se non chiedere ai loro professori di continuare a insegnare? Storia dell’arte, filosofia, lingua straniera, tutto andava bene. Nel tessuto delle vecchie 150 ore operavano quattro professori perfettamente affiatati tra loro, che non aspettavano altro.

Il prof. Stoppani, insegnante di lettere, che è stato ed è una colonna portante del quartetto sopra citato, ricorda e spiega volentieri a coloro che ancora non sanno, come incominciò: “All’inizio ci siamo fatti due o tre anni di attività pionieristica, siamo stati come clandestini nella scuola e nella società, nel senso che l’educazione permanente per adulti non era voluta, desiderata, non c’erano presupposti perché entrasse ufficialmente nella scuola, allora il fatto che gli adulti studiassero oltre e non solo in funzione del diploma era un‘innovazione veramente forte. Ma la voglia dei corsisti di continuare a studiare era tanta e da qui la richiesta agli insegnanti di impegnarsi in attività di Educazione Permanente.
Il gruppo dei pionieri era costituito dai quattro insegnanti, Peretti, Albanese, Stoppani, Voi e dalle corsiste Lucia Pitteri, Stella Mazzon, Loredana Vascon e un unico maschietto, Aldo Ghioldi.

E così, dopo aver “combattuto” per avere un nostro spazio dove poter continuare a studiare, nel 1990 nasce ufficialmente l’Associazione, con uno statuto a norma di legge, ratificato da un atto notarile con il nome Nicola Saba.

Ma chi è Nicola Saba?

Spiega il prof. Stoppani: “Nicola Saba: spesso viene confuso questo nome con Umberto Saba, il poeta di Trieste, invece è Nicola Saba un ragazzo palestinese.
L’Associazione, quando ancora non si era formata, non aveva né ufficialità né statuto, si raccoglieva qualche sottoscrizione; parte della cifra abbiamo pensato di devolverla per un’adozione a distanza, allora c’era una iniziativa, si chiamava “Ragazzi dell’ulivo”, era incominciata l’Intifada; ci ha affidato un ragazzino palestinese di 7-8 anni, per una delle prime adozioni a distanza ed il suo nome era Nicola Saba.
Con questo bambino, ma soprattutto con la madre, si sono intrattenuti rapporti epistolari e tra l’altro mandavamo loro anche libri e cartelle”.

Chi come me frequenta questa scuola fin dall’era pionieristica, sa quanta strada è stata fatta e con quale soddisfazione! Di anno in anno siamo cresciuti di numero e di conseguenza anche la richiesta di altri corsi per soddisfare le esigenze di tutti aumenta; immancabilmente venivamo accontentati poiché quello che distingue la nostra Associazione da altre analoghe istituzioni, è lo spirito con il quale si affronta la questione dell’educazione permanente: non solo gli insegnanti diventano spesso a loro volta allievi, ma addirittura i corsisti possono assumere il ruolo di insegnanti.

A questo proposito lascio spiegare a Stoppani:
“Un paio di esempi: Clara Bullo era stata la premiere di Roberta di Camerino; dopo aver preso la terza media e frequentato i corsi del Saba, ha organizzato un corso, come docente, di modellismo sartoriale. Giorgio Vianello, del quale erano note le capacità artigianali, ha promosso un corso di intaglio e scultura del legno, proseguito con successo per diversi anni…”.

Intanto l’Associazione si è sempre più radicata nella struttura della scuola diventando una vera costola del CTP ed ai primi quattro insegnanti se ne sono aggiunti altri quattro che coprono le attività di insegnamento della lingua italiana agli stranieri e l’alfabetizzazione informatica.

Spiega Stoppani: “Infatti al CTP si è fatto questo ragionamento: con gli insegnanti che io ho a disposizione, non posso svolgere tutte le attività richieste di formazione degli adulti, soprattutto per quanto riguarda le lingue, il settore artistico, dell’artigianato, ma anche le attività motorie e psicofisiche (training autogeno, tai chi chuan, ecc.); allora chiedo all’associazione di intervenire per integrare l’offerta formativa del CTP e inoltre fornire delle collaborazioni, in cambio dell’uso delle strutture scolastiche (aule, laboratori, ecc.). Questi collaboratori sono i fratelli Vianello, due bidelle e Manuele (che ora è diventato ufficialmente bidello).
Giorgio Vianello che abbiamo già citato per i suoi corsi sul legno, è addetto alla piccola ma importante manutenzione di tutta la scuola. Giancarlo Vianello, segretario dell’associazione, tiene tutta la contabilità, registra le iscrizioni, si occupa delle attività ricreative e fa un enorme lavoro di organizzazione anche per il CTP”.

Nella nostra associazione però la cultura non si ferma ai soli corsi, ma in collaborazione col CTP, forniamo un servizio ai soci e a tutta la popolazione del territorio mestrino.

Ci sono i Luned’Arte che sono incontri con artisti affermati e non, pittori, scrittori, scultori, musicisti, a cui diamo la possibilità di farsi conoscere attraverso le loro opere; siamo già arrivati alla 53esima edizione.
Abbiamo la rassegna cinematografica “cinema scuola” e ogni anno, al cinema Dante, vengono proiettati 5 film d’essai dal valore artistico e su temi sempre attuali, insomma film “per discutere”.

Il giornale EP giunto alla 19esima edizione è la rivista dell’Educazione Permanente che riporta tutte le attività che vengono svolte a scuola: scrittura, impaginazione, grafica, trattamento dei testi e delle immagini sono le abilità che i corsisti, “giornalisti” della redazione, hanno perfezionato nel corso di questi anni.
Ci sono anche molte pubblicazioni che sono uscite direttamente dai corsi di scrittura e poesia e sono I Quaderni del Saba ed altre opere di scrittori legati all’associazione da un rapporto di amicizia come Roberta Fabris, Giacomo Soldà, Milo Polles, Egidia Toniolo, Valter Fontanella.
Infine è stato realizzato anche un libretto di favole intitolato La capra barbana, favole venete popolari, ripescate dai vecchi racconti delle nonne, a cui il laboratorio di editoria ha dedicato molto tempo; è stato poi illustrato da un gruppo di disegnatori e corredato da un CD ROM fatto dal gruppo dei corsisti del laboratorio multimediale; la pubblicazione è stata finanziata dalla Regione Veneto e il testo è stato distribuito in molte scuole.
Oltre ad attività didattiche, l’associazione ha proposto gite in Italia e all’estero, concerti e opere liriche che sono molto apprezzate dai corsisti, perché fa bene, dopo tanto studio, evadere e poter godere delle cose belle che ci piacciono di più. A questo proposito ricordiamo che l’associazione ha un suo complesso musicale Il nuovo mondo Ensemble diretto da Giovanna Maria Caocci, che ha al suo attivo esibizioni molto applaudite, anche fuori dal territorio mestrino.
Indimenticabili sono stati gli incontri con gli scrittori Mario Rigoni Stern e Fulvio Tomizza.
Come dimenticare poi l’incontro con due persone straordinarie come Gabriella Zavan e suo marito Piero Trivellato? E chi meglio di Stoppani può farlo?

“Gabriella e Piero sono morti a distanza di pochi anni l’una dall’altro; sono stati molto importanti. Gabriella era un’ insegnante che appena andata in pensione viene a trovarmi e dice:-So che c’è un’associazione, mi piacerebbe continuare a dare qualcosa agli altri;- Ecco, mi sono detto, questo è lo spirito giusto, ed ho risposto:- Benissimo, che cosa vorrebbe insegnare?.- Spagnolo.- Da lì abbiamo iniziato un percorso culturale integrato, lei teneva un corso di spagnolo; cantava nel Piccolo coro Saba. Gabriella partecipava appunto come allieva e come insegnante al Saba e periodicamente faceva dei laboratori di poesia con me, naturalmente su poeti iberici Machado, Garcia Lorca…
Suo marito ha poi pubblicato un libro in suo ricordo, una ricerca storica che Gabriella aveva fatto con molto impegno.

Altro esempio Annamaria Sopelsa, un’insegnante che terminata l’attività al Conservatorio Benedetto Marcello, ha voglia di trasmettere quello che sa ad altri. Per cinque anni c’è stato nell’associazione un coro da lei voluto, creato e diretto; dallo scorso anno invece, insegna teoria e solfeggio a quanti vogliono imparare a suonare il pianoforte”.

Come vedete gli anni che sono trascorsi sono stati fruttuosi in tutti i sensi; l’Associazione è sempre in fermento, sempre aperta ad ogni proposta da chi ha idee innovative ed allora non ci resta che continuare il nostro lavoro e augurarci e augurare a tutti voi, salute e serenità.