sempre poesia

di Lele Stoppani


In fondo la passione per la poesia , qui alle “150 ore” di Mestre, l’abbiamo sempre avuta. Chi non ricorda i godibilissimi incontri con l’amico e poeta Marcello Pirro (vedi EP n. 2 pagina 11) o il pionieristico monografico sugli chansonniers francesi quando ancora correva il decennio scorso? Oggi abbiamo dato più organica sistemazione alla passione.

Così la professoressa Elena Ramacciotti al “Saba” e il prof. Stoppani all’E.P. tengono due laboratori di poesia. Non abbiamo perso il vizio di proporre al nostro pubblico la poesia di autori viventi e felicemente operanti nel nostro territorio per discutere ed ascoltare i loro versi dal vivo. Dall’anno scorso “l’amico poeta” si chiama Milo Polles

Polles collabora con noi a due livelli: a) Lezioni colte ed erudite sugli autori che stiamo studiando per un ulteriore approfondimento della loro opera. Fin qui ha tenuto dotte disquisizioni su: D’Annunzio, Saba. Prossimamente toccherà a Ungaretti, Quasimodo e Montale. b) Presentare la sua poesia e discutere di se’ e dei suoi versi col pubblico. Il 6 febbraio ci ha fatto un ulteriore regalo presentando in aula magna il recitativo “Vieni amica vieni!”. Eccone la presentazione.

La lettura , che verrà effettuata da Margherita Stevanato assieme a Milo Polles, percorre pagine note, celebri, o che udremo per la prima volta: tutte hanno per tema l’amore (l’innamorarsi e il cercare l’amore in coppia; sono tre sfaccettature, che poco risentono del momento storico di composizione, poiché l’amore è vitale, sempre). E per quanto distanti siano le epoche, lontani i territori, diverse le genti, differenti le maniere, ovunque e sempre, tutti gli esseri cercano l’appassionata unione.
L’incontro di questa sera si apre con un recitativo - parole e musica - appositamente costruito per Margherita e che, assoluto e sintetico, è il controcanto femminile a tutti i testi seguenti: “Il cantico”, detto, di Salomone - “La terra e la morte” e “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” di Cesare Pavese - “Vieni amica vieni!” con l’aggiunta di “E ti guardo e rido” di Milo Polles.
I testi, allineati nel loro ordine di composizione, sono stati mischiati, come carte da gioco, in un gioco sapiente, per esaltarne le somiglianze e rilevarne i difformi andamenti finali. - Che ci rimane dell’amore, quando nascono tremori serotini o paure notturne? - Quanti dubbi ci pervadono se domani mattina vogliamo l’amore di oggi? - Con quanta tenacia e assiduità devo inseguire “l’amata del mio cuore” perché, maschio e femmina, si possa tentare di vivere all’unisono?

Ma la voglia di vivere sembra possedere tensione infinita, perciò con fiducia nel genere umano e per festeggiare il “14 Febbraio - San Valentino - Festa degli innamorati” il curatore ha assemblato il copione di “Vieni amica vieni!” Sperando sia bene augurante. Ultima annotazione: oltre le voci recitanti, la musica, mare di suoni misurati, è frutto della generosità del maestro “Marco Alessandrin Pizzamano” (che oggi non può essere sulla pedana con noi, ma) che con amore e simpatia ha regalato il percorso musicale, dopo aver ascoltato e con l’orecchio spiato le prove di lettura di Margherita. P.S.: Prima di Natale Milo ci ha presentato un nuovo amico poeta che segna e sogna a Venezia: Sandro Mattiazzi che ha appena pubblicato la raccolta di poesie Emozioni Elementari. La prossima recensione sarà su di lui.

Cronaca .9

Anche se la vita l’ha fatta cieca,
pensa intensa il colore dell’erba.
Sulle mani il sole svena tristezza
ma i rumori riportano a forme.

Adagio accudisce con tatto, accorta;
sapienti le dita dispongono
ogni oggetto alla propria funzione.

Ravvia i capelli prepara il sorriso;
paziente ascolta il marito stanco,
di lui tocca il volto innamorata.

Dolce una musica la porta a ballo
- sembra soffice l’oscurità -
ogni presenza è tepore frusciante
ed ella gode tinte indistinte.