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di Graziella Mazzoni

Chi è Luigino? Ma uno dei nostri redattori! Poiché prima di approdare a questa scuola ha svolto la sua attività lavorativa a “Il Gazzettino”, è giusto sapere qualcosa del suo interessante lavoro.
 

 
Linotype

Luigino per quanti anni sei stato a “Il Gazzettino”?
C’ho lavorato per venti anni.
Hai iniziato facendo la gavetta oppure con una qualifica specifica?
Avevo la qualifica di “linotipista”. Qualifica che ho ottenuto facendo una scuola di avviamento al lavoro, dopo aver frequentato la scuola media.
In cosa consisteva questo lavoro?
Il lavoro del linotipista consisteva nel copiare i testi scritti dai giornalisti o componendo i testi della pubblicità che veniva pubblicata sul giornale (ad esempio: esecuzioni immobiliari, offerte e ricerche lavoro, ecc.). Si facevano lingotti di piombo (righe) che poi venivano assemblati su dei telai dagli impaginatori.
Quando componevi i testi, non potevi cambiare neanche una virgola?
No, non era compito mio. Dopo la composizione si faceva una bozza del testo e si passava ai correttori perché controllassero, oltre agli errori di composizione del linotipista anche se l’articolo fosse scritto nella forma migliore.
Quanto ti coinvolgevano gli articoli che componevi, emotivamente parlando?
Non mi coinvolgevano quasi mai, perché si passava dalla cronaca nera a quella rosa, dall’informazione politica alla pubblicità, dalle necrologie alle informazioni economiche.
Quali cambiamenti hai dovuto affrontare con l’introduzione dei computers in redazione?
Per prima cosa ho dovuto fare un corso di dattilografia, perché l’impostazione delle mani sulla tastiera della linotype era diversa da quella sul computer. Quindi ho imparato tutti i sistemi informatici che servivano per la composizione ed impaginazione, per la pubblicità, ecc. Dopo l’apprendimento delle suindicate tecnologie ho ottenuto la qualifica di tecnico grafico.
L’avvento delle innovazioni tecnologiche che hanno reso più veloce il lavoro, ne hanno forse tolto un pizzico di magia. Tu che ne pensi?
Sì certo. Prima c’era più coinvolgimento umano tra giornalista e tipografo. Ora le notizie viaggiano in rete per cui sono due lavori separati e distinti, e raramente c’è il redattore che segue l’impaginazione.
Luigino, puoi spiegarci come sei approdato nella nostra redazione?
Ho sentito dire che presso la scuola media “Giulio Cesare” c’erano dei corsi di lingua inglese ed ho iniziato a frequentarli e poco tempo dopo ho saputo che allestivate anche un giornalino scolastico e mi sono presentato.
La tua esperienza è stata indubbiamente ben accetta da tutti i redattori, e tu come ti trovi con noi?
Benissimo. Sono stato accolto a braccia aperte, poiché la pratica nel lavoro è molto importante, e così il giornale va avanti più velocemente, anche se il tempo che gli dedichiamo è limitato.
Mi sembra che Luigino abbia spiegato bene il ruolo di tecnico grafico in un grande quotidiano. Ci ha fornito anche una foto della vecchia linotype per farci vedere come era fatta. Sembra una macchina vecchissima sebbene sia stata sostituita dal computer soltanto da una ventina d'anni.

 

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