a cura di Giancarlo Vianello

Alle soglie del terzo millennio la SCUOLA MEDIA STATALE “CAIO GIULIO CESARE” si propone come punto di riferimento culturale di Mestre sia per i giovani in età scolare media, sia per gli adulti. Abbiamo intervistato il Preside Giuseppe Giorgi su un progetto molto particolare.
 

Signor Preside sappiamo della prossima pubblicazione di un libro su questa scuola. Come nasce questa idea?
E’ un’iniziativa di insegnanti e alunni della “Giulio Cesare”, che il prossimo anno scolastico compirà il sessantesimo anno di vita. Vorremmo scrivere la storia di due antiche scuole medie di Mestre: la “Bandiera e Moro” e la “Giulio Cesare”. Attraverso il percorso storico di queste due scuole, si potrà leggere quasi un secolo di storia di Mestre.
Ci può fare un breve profilo di questa storia “scolastica”?
All’inizio del 1900 Mestre era un piccolo comune autonomo. Non esistevano scuole medie ma solo scuole elementari e chi avesse voluto continuare gli studi era costretto ad andare a Venezia con i disagi che tutti conoscono. Ricordo che stiamo parlando dell’inizio del 1900 e i collegamenti non erano quelli di adesso. Per arrivare a Venezia si doveva prendere un tram trainato da cavalli fino a punta S. Giuliano e proseguire con un mezzo acqueo fino a raggiungere Cannaregio. La società stava cambiando, si stavano gettando le basi della prossima industrializzazione e si cominciava a sentire l’esigenza di avere una scuola che accogliesse gli alunni dopo le elementari. Ne viene istituita una privata nel 1905, e nei primi anni riesce a far fronte alle necessità economiche grazie a un comitato di genitori presieduto dal cavalier Pietro Dall’Armi: nasce così la “Bandiera e Moro”, diretta dal professor Francesco Possiedi. La scuola è ad avviamento professionale, come si usava molto all’epoca. Diventerà prima comunale e successivamente statale. In tempi più recenti, nel 1959, la “Bandiera e Moro” cessa l’attività di avviamento professionale (era denominata ad Avviamento Commerciale), e diventa scuola media. Passano così quasi novant’anni e, attraverso due guerre mondiali e alterne vicende, cesserà definitivamente la propria attività del 1993, quando viene accorpata alla “Giulio Cesare”.
Da dove nasce invece la “Giulio Cesare”? Sappiamo che la sede naturale della “Bandiera e Moro” era proprio qui.
Sì e vero. La “Bandiera e Moro” nasce proprio in Via Cappuccina, sede ora della “Giulio Cesare”, la quale, trae origine dalla prima scuola media fondata nel 1940 in Via Principe di Piemonte a seguito della riforma Bottai, derivando dalle prime tre classi di ginnasio del liceo “Franchetti”, la scuola più antica della città, con la denominazione di “Regia scuola media” e “Scuola media governativa” di Mestre poi. Solo nel 1955 assume l’attuale intitolazione.
Come siete arrivati alla ricostruzione delle vicende di queste due scuole?
Ci siamo avvalsi delle fonti istituzionali: le documentazioni esistenti negli archivi scolastici e comunali e grazie anche al coordinamento dello storico mestrino Sergio Barizza, con il quale abbiamo un ottimo rapporto di collaborazione. Dalle ricerche e lo studio di tali documentazioni si evidenzia lo stretto legame delle due scuole alle vicende storiche di Mestre nella sua trasformazione da piccolo paese di campagna alla città attuale.
Signor Preside, con la riforma della scuola come si propone la Giulio Cesare nel contesto cittadino?
La Giulio Cesare nel proporsi al territorio e realizzare i propri scopi non pretende di agire da sola, ma vuole cooperare con le famiglie e le agenzie educative esistenti per rispondere ai diversi bisogni formativi culturali e sociali dei giovani studenti e non solo giovani. Si sa che la nostra scuola ha dei servizi collaterali molto importanti sia per il mondo giovanile che per il mondo degli adulti.
Ce li può descrivere questi servizi?
Rapportandoci con altri Enti e Istituzioni siamo inseriti in una preziosa rete di servizi, venendo così a ricevere e ad offrire importanti benefici: “Amici dei Musei”, di cui la scuola si avvale fin dalla sua istituzione per visite guidate ai Musei, Chiese, Palazzi e Mostre di Venezia.
- Sovrintendenza alle Belle Arti, le cui proposte di particolari itinerari di pittura sono apprezzate e seguite.
- Distretto Scolastico ed Assessorato alla Pubblica Istruzione, per iniziative relative all’orientamento scolastico e professionale, per itinerari educativi, per prestiti di audiovisivi e materiali informativi, per gemellaggi ed incontri relativi all’educazione multietnica.
- Centri, Associazioni Culturali e Club Service (Rotary, Lions, Round Table, ecc.) per la realizzazione di particolari iniziative e manifestazioni.
- Associazione ex allievi della “G. Cesare”.
Devo proseguire con altre attività di spessore per tutte le categorie dei nostri frequentanti.
Associazione musicale “PALOMAR”, per la realizzazione di tutte le attività musicali della scuola (Ensemble musicale, concerti, ecc.).
A.C.E.S. Associazione Culturale e Sportiva, per la realizzazione e la gestione di attività formative, culturali e sportive (extracurricolari) destinate agli alunni.
Associazione culturale “N. Saba”, per la realizzazione e gestione di corsi di approfondimento ed attività culturali destinate agli adulti oltre a essere noi, noi come scuola, un C.T.P.
Lo può spiegare ai nostri lettori cos’è un Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti?
La scuola ha sempre avuto un ruolo di propulsione culturale nel territorio, aprendosi alla cittadinanza con un legame e una continua osmosi di persone ed attività che hanno reso questo istituto una delle più chiare espressione della vita culturale e sociale della città. E, in relazione e questo riconosciuto ruolo, dall’anno scolastico 1997/98 il Ministero della Pubblica Istruzione ha istituito presso la “Giulio Cesare” il “Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti”, l’unico funzionante nel Comune di Venezia, con l’intento di mantenere vivo l’interesse per la cultura a tutti i livelli d’età, in un concreto raccordo tra generazioni diverse e con la vocazione di rappresentare un’autentica “comunità educante” al servizio dei cittadini, fondata sull’impegno ad animare l’esercizio effettivo del diritto allo studio di una parte considerevole della popolazione.
Quali sono le attività principali svolte all’interno del C.T.P.?
Il C.T.P. attua iniziative di alfabetizzazione, corsi per il conseguimento della licenza media (ex 150 ore) e corsi di Educazione Permanente per l’approfondimento di tematiche varie (informatica, lingua straniera, storia dell’arte, letteratura italiana, medicina, filosofia, musica, editoria).
Signor Preside, noi la ringraziamo e se vuole approfittare di queste pagine per rivolgersi ai nostri lettori lo può fare.
Sì, vorrei pregare chi avesse frequentato una di queste due scuole nel passato, sia remoto che prossimo, se fra i propri album di ricordi avesse qualche bella foto dell’epoca, di farcela avere in maniera che potremo maggiormente documentare la storia di questa nostra scuola.