l 29 aprile Luciano Niero ha presentato i suoi “appunti di Botanica”.
A corredo, le sue belle fotografie che sono visibili sul sito dell’Associazione Nicola Saba,
alla voce ‘pubblicazioni’.

 

 

 

di Luciano Niero

 

Appunti di botanica

Scopo della presentazione dei fiori è quello di far comprendere l’importanza di conoscere la Natura che ci circonda, di rispettarla e anche proteggerla. Per la sua conoscenza è necessario esaminare perciò con attenzione le piante, i fiori, le foglie, i frutti, farsi delle annotazioni scritte e fotografiche, e abituarsi a osservare intorno a noi; si arriva così a comprendere la natura anche nel suo ineluttabile “divenire” ed essa diventa allora maestra di filosofia e di vita, ci aiuta a “coltivare” nel nostro spirito la bellezza, capire l’importanza della “Biodiversità” indispensabile alla vita di tutti noi e l’utilità delle piante per l’uomo, ovvero “che un albero non fa solo ombra”.

Le piante nella loro funzionalità chimica svolgono la cosiddetta sintesi clorofilliana, molto importante per la qualità dell’aria che respiriamo: la clorofilla, che dona il colore verde alle foglie, con la luce solare scinde la molecola di anidride carbonica CO2, liberando ossigeno nell’atmosfera.

La documentazione fotografica può essere ordinata in vari modi: per stagioni di fioritura, per colore, in ordine alfabetico, per utilità: es. piante fitoterapiche, per habitat prevalente.

Vediamo quindi alcuni degli aspetti più semplici e utili per la conoscenza delle piante.
La classificazione scientifica delle piante è stata pensata dal naturalista svedese Carlo Linneo (1707 - 1778) che distinse le piante in Genere, Famiglia e Specie, con descrizione in latino; vi sono poi ancora ulteriori classificazioni come sottospecie, varietà, ordine, sottordine, classe, ecc.
Nel Genere, vi sono le piante con caratteristiche comuni, il nome è in italiano e anche con i vari nomi dialettali, es: margherita, rosa, abete, ecc.
Nella Famiglia sono comprese le piante con fisiologia e anatomia comuni, quasi sempre termina in acee, es: liliacee, rosacee, urticacee, solanacee, e anche labiate, ombrellifere, composite.
Nella Specie vi sono le piante di aspetto simile “in grado di incrociarsi tra loro” per la riproduzione; il nome scientifico è sempre bi-nominale, è in latino ed è valido per tutto il mondo occidentale, es: bellis perennis, rosa rosea.
Il secondo termine definisce sempre una caratteristica della pianta, es: vulgaris = comune, cerulea = turchina, officinalis = farmaceutico, lutea = giallo.

Le piante si dividono inoltre anche in classi, in funzione delle caratteristiche dei semi, tra le principali: le Monocotiledoni, le Dicotiledoni e le Conifere.
Le Monocotiledoni hanno il seme non diviso (un unico cotiledone) ad es: le bulbose, (cipolle, iris, ecc.) le graminacee (orzo, mais, ecc.), le orchideacee, ecc.; le foglie sono lunghe con nervature parallele, lineari, il fiore ha 3 petali o multipli di 3, le radici sono fascicolate.
Le Dicotiledoni hanno il seme quasi sempre diviso in due parti uguali (due cotiledoni), come i fagioli, le noci, ecc; le foglie sono composte, con nervature ramificate, a raggiera, i fiori hanno 4,5, petali o multipli, le radici sono a fittone.
Le Conifere hanno il seme nudo.
Altre caratteristiche delle piante riguardano le parti costituenti come le foglie, i fiori, i frutti, ecc.

 
Una Monocotiledone: il Mughetto   Germoglio di Dicotiledone

I Fiori possono essere maschili, femminili o ermafroditi.
Nei fiori maschili gli stami emettono il polline pulverulento che, trasportato dal vento e dagli insetti, impollina il pistillo-ovario presente nel fiore femminile.
Le piante con fiori maschili e femminili nello stesso individuo si dicono monoiche, quelle che portano fiori solo maschili o solo femminili si dicono dioiche.
Il fiore si dice ermafrodita quando vi sono presenti sia l’ovario femminile che gli stami maschili.
Le Foglie sono di due tipi: ad Aghi nelle Conifere e Larghe nelle Latifoglie.
I Frutti nelle Conifere (coni-ferum, porta coni) sono a forma di cono e generalmente legnosi come le pigne; nelle Latifoglie (larga-foglia) i frutti sono carnosi, come le bacche, le mele, ecc.